In bici con il ct Cassani: «Ecco la mia nazionale»

Il selezionatore degli azzurri prepara il trittico lombardo e il mondiale Con lui pedala Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum e cicloamatore

«Stammi a ruota, sulla statale teniamo un bel ritmo, fin quando non arriviamo in tratti di strada più tranquilli e protetti». Davide Cassani inizia la settimana del «Tritticolo Lombardo» pedalando (oggi a Legnano la 96° Coppa Bernocchi, il via da Largo Tosi alle 11.45, arrivo dopo 198 km in corso Sempione, attorno alle 16.15), e lo fa con un cicloamatore molto particolare: Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, grande appassionato di ciclismo, che si raccomanda con il ct azzurro: «Un'oretta di bici ben fatta: oggi più qualità che quantità, perché dopo ho due riunioni una dopo l'altra che mi attendono...».

L'appuntamento è a Milano 3 Basiglio, davanti al ristorante Borgo di Vione gestito da un altro bici-maniaco Marco D'Agostino. Divisa Mediolanum Doris, tenuta dell'Italia per Cassani: colore azzurro per tutti e due. Pedalano di buona lena, nella zona tra Lacchiarella e Giussago, trenta chilometri tondi tondi, tra accelerazioni e qualche chiacchiera tra buoni amici. Doris vuole sapere della prima Italia di Cassani, che il 28 settembre prossimo – a Ponferrada - andrà a caccia della maglia iridata di campione del mondo. Se è per questo anche noi siamo qui per questo... Allora Davide, ormai ci siamo. La lista dei 16 azzurrabili l'hai data venerdì scorso, ora il trittico Lombardo con Bernocchi, Agostini e Tre Valli Varesine, per sciogliere gli ultimi dubbi: cosa ti aspetti?... «Ho una paio di dubbi, alcune verifiche da fare e almeno sei corridori che sono ancora in lizza per conquistare la maglia azzurra per volare assieme a me a Ponferrada. Vincenzo Nibali e Fabio Aru sono una certezza, così come Alessandro De Marchi, Giovanni Visconti, Daniele Bennati e Manuel Quinziato. Restano due posti. In corsa ci sono Damiano Caruso che è uscito molto bene dalla Vuelta (ha cocluso 10°), Matteo Trentin che invece mi preoccupa perché è in fase calante. Enrico Gasparotto che sta benino e Filippo Pozzato al quale ho chiesto un segnale forte e chiaro alla Tre Valli. E poi ci sono Giacomo Nizzolo e Davide Formolo, quest'ultimo molto in palla, anche se molto giovane visto che non ha ancora 22 anni».

Oggi la Bernocchi, una corsa per passiti veloci: cosa può dirti? «Intanto è importante perché segna il ritorno alle corse per Vincenzo Nibali. In questo periodo ha lavorato tanto e gli manca il ritmo di corsa. Ecco, io a Vincenzo non chiedo nulla, solo di rifinire al meglio il suo lavoro». La gara della verità sarà la Tre Valli... «Assolutamente si. È un percorso che ho chiesto espressamente io agli amici della Binda. È un percorso che simula in gran parte in circuito mondiale e sul quale voglio vedere come reagiranno gli azzurrabili». Formolo potrebbe essere la sorpresa dell'ultimo minuto? «Questo è un ragazzino che tra qualche anno farà parlare molto di se. Mi piace un sacco».

Massimo Doris ascolta rapito le parole del commissario tecnico. Ma è giunto il momento dei saluti. Un lunga stretta di mano, e una promessa nata in sella in un tratto di strada in mezzo ai boschi, dove la città sembra lontana e il silenzio regna sovrano.

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