Tra Brera e il Castello la città che non chiude nel ponte delle feste

In Moscova la tradizionale fiera dell'Angelo Ambrosiana e Diocesano in tema pasquale

Tra Brera e il Castello la città che non chiude nel ponte delle feste

Il tempo sarà bello. Se il meteo ci azzecca, il lunedì dell'Angelo offre una giornata all'aperto a Milano, con i fiori che si materializzeranno sul sagrato della chiesa di sant'Angelo in via Moscova. È l'appuntamento tradizionale della Pasquetta e tra le fioriture primaverili si può immaginare la statua di san Francesco che intona il Cantico delle creature. Fructi con coloriti flori et herba, fiori, frutti e piante saranno un modo di gustare il ritmo della natura in città e una spinta in più, per chi lo desidera, al tradizionale pellegrinaggio da cui è nato il mercato.

«La chiesa è dedicata a Santa Maria degli Angeli, come la basilica di Assisi, ma già prima c'era una cappelletta dedicata all'Angelo che annuncia la Resurrezione. Ha vinto il pensiero della gente ed è sempre rimasta sant'Angelo - racconta padre Cesare Azimonti -. Nei secoli passati esisteva anche il perdono di Sant'Angelo, con un'indulgenza plenaria che aveva un privilegio simile al perdono di Assisi del 2 agosto. Così viene sempre l'arcivescovo a celebrare alle 17 la Messa del pellegrino». Nel chiostro un mercatino per raccogliere offerte per il convento francescano e per i poveri.

La cultura spalancherà le braccia al Castello Sforzesco con la Pietà Rondanini di Michelangelo (9,30- 17,30) e alla Pinacoteca di Brera (8,30- 19,15), che ha scelto un Romanino, la «Presentazione di Gesù al tempio» con la coppia di tortorelle in primo piano, per invitare i visitatori nelle ricche sale dove, per stare in tema pasquale, il cuore potrà ardere davanti alla «Cena in Emmaus» di Caravaggio, con Gesù risorto che spezza il pane ai due discepoli tristi per la sua morte.

Alla Pinacoteca Ambrosiana, meta anche della visita milanese di Obama nel maggio scorso, accanto al Musico di Leonardo e alla Canestra del Caravaggio - per fare solo qualche esempio - si può vedere uno studio della Maddalena di Francesco Hayez nel giorno in cui si ricorda l'incontro delle donne col Risorto. O gustare una chicca come la Resurrezione di Cristo di Girolamo da Cotignola, donato dal cardinale Federico Borromeo in persona, fondatore della Biblioteca e della (allora) Quadreria ambrosiana.

Il «Crocifisso con la Maddalena» di Hayez, dipinto nel 1827 per Muggiò, si può visitare oggi al Museo diocesano Carlo Maria Martini, attiguo a sant'Eustorgio (10- 18). Qui la collezione corre tra i Fondi oro del Trecento e la «Via Crucis bianca» realizzata nel 1955 da Lucio Fontana.

Aperti il Museo del Novecento (14,30- 19,30), la Collezione permanente del Mudec (9,30- 19,30) e tutte le

mostre nelle sedi espositive del Comune. Per «Che Guevara, tu y todos» alla Fabbrica del vapore, Pasquetta sarà l'ultimo giorno in esposizione. Poi (o prima). tutti a pranzo tra trattorie, ristoranti, cascine e agriturismi.

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