Candidati del centrodestra: l'ok a Lodi, Como e Monza

Accordo ufficiale sui nomi nei capoluoghi lombardi Gelmini: «L'intesa si trova. E Berlusconi li incontrerà»

Alberto Giannoni

Via libera ai primi tre nomi, i più importanti. L'accordo nel centrodestra c'è ed è ufficiale: i candidati sindaco nei tre capoluoghi saranno Mario Landriscina a Como, Dario Allevi a Monza e Sara Casanova a Lodi. Ed è stata la coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini ad annunciarlo, dopo aver chiuso una prima fase del lavoro sulle Comunali insieme ai «colleghi», il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi e la coordinatrice lombarda di Fratelli d'Italia Paola Frassinetti. E presto - fa sapere Gelmini - anche Berlusconi incontrerà i tre candidati, avendo assicurato il suo impegno in vista della campagna elettorale.

Sono 31 i Comuni lombardi chiamati alle urne fra quelli con più di 15mila abitanti. Un test importante: si inserisce in un trittico elettorale che vedrà celebrare nel giro di un anno Amministrative, Regionali e Politiche. Per discutere di elezioni e organizzazione politica, Forza Italia ieri ha riunito in assemblea ad Assago oltre 300 amministratori locali (gli eletti nel Milanese sono meno di 200). C'erano la stessa Gelmini, il neo commissario provinciale Graziano Musella, il coordinatore comunale Fabio Altitonante, il governatore ligure Giovanni Toti, il capogruppo al Senato Paolo Romano, l'eurodeputato Stefano Maullu e tanti altri. «Ribadisco ciò che anche il presidente Berlusconi ha detto negli ultimi incontri - ha spiegato poi Gelmini - le nostre liste saranno aperte agli amministratori locali, al territorio, a chi vive a contatto con la gente. E gli amministratori saranno coinvolti anche nella stesura del programma».

Forza Italia intanto si struttura a Milano: sono stati nominati sette responsabili per altrettante zone omogenee in cui è stata suddivisa la Città metropolitana. Il commissario Musella, sindaco di Assago e consigliere metropolitano, sarà responsabile per il Sud Ovest Milano. Alberto Villa, sindaco di Pessano con Bornago, per Adda e Martesana. Vito Bellomo, sindaco di Melegnano e consigliere metropolitano, per l'Alto milanese. Marco Ballarini, sindaco di Corbetta e consigliere metropolitano, per Magentino e Abbiatense. Antonio Angelo Di Lauro, consigliere comunale di Cinisello Balsamo e consigliere metropolitano, per Nord Milano. Vera Cocucci, consigliere comunale di Mediglia e consigliere metropolitano, per Nord Ovest Milano. Marco Segala, sindaco di San Giuliano Milanese, per Sud Est Milano.

Gli azzurri, come è emerso negli ultimi due appuntamenti milanesi (ieri ad Assago e prima alle Stelline) declinano il tema del giorno, le alleanze, con un misto di pragmatismo e sentimento identitario: «Viene fuori l'orgoglio di Forza Italia - spiega Gelmini - la leadership di Berlusconi e la centralità del nostro movimento nel centrodestra. Non siamo schiavi di nessuno, non siamo subalterni a nessuno». Questo significa che Forza Italia, in Lombardia in particolare, punta a confermare sempre, dove possibile l'alleanza di centrodestra, ma rivendica il ruolo di motore del cartello moderato. E intende dare risposte a chi vuole cambiamento, ma con i suoi valori: «Renzi ha fallito - dice Gelmini - e anche Raggi a Roma».

«Sono scandalizzata - ha detto in assemblea - nel vedere i toni del dibattito nel Partito Democratico. Leggendo i giornali rimango basita dalla scarsa qualità del dibattito, non penso che gli italiani abbiano in testa la scissione del Pd, le primarie, le fake news, e la post verità».

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