Marta Bravi
Un'arca che fluttua sull'acqua, concepita secondo i più moderni sistemi di sostenibilità e risparmio energetico: sarà così il nuovo headquarter di Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. I lavori, per un investimento di 16 milioni di euro, dovrebbero partire prima dell'estate e concludersi per il 2020. L'edificio, ispirato all'arca, è pensato per non avere delimitazione, così come la piazza su cui si affaccia, nuovo luogo pubblico aperto ai cittadini e al territorio, che ha l'ambizione di cambiare volto al quartiere. «L'elemento simbolico dell'arca caratterizzerà la nostra futura sede di via Rimini alla Barona - spiega Alessandro Russo, ad di Gruppo Cap - evocando solidità e sicurezza, valori che rappresentano l'azienda. Portiamo ogni anno a 2,5 milioni di cittadini circa 220 milioni di metri cubi di acqua, puntando su ricerca e innovazione del settore idrico. Volevamo un edificio che raccontasse il nostro impegno quotidiano. Un ambiente di lavoro flessibile e sostenibile, ma al tempo stesso luogo di condivisione e aggregazione con la comunità dei residenti».
L'edificio, firmato da Studio Cleaa - Claudio Lucchin & architetti associati di Bolzano che ha sbaragliato 30 proposte intrenazionali, si sviluppa in orizzontale, proprio per inserirsi nell'equilibrio di un quartiere prevalentemente residenziale. «Abbiamo voluto ridare spazio alle persone con una piazza aperta alla collettività, per sottolinearne maggiormente la natura pubblica di Gruppo CAP - spiega l'architetto Claudio Lucchin -. La nuova sede di una società così particolare non può essere solo un buon edificio direzionale dall'elevata performance energetica, ma deve necessariamente alludere al valore sociale di questa attività. L'acqua è alla base della nostra idea progettuale, non solo».
Il nuovo edificio, che riunisce gli uffici di via Rimini e di via Mulino ad Assago in un'unica sede, si sviluppa su 11.250 metri quadrati di superficie, distribuiti su 6 piani e suddiviso in ambienti diversi tra loro. Lo spazio, capace di ospitare oltre 400 dipendenti, comprende open space (750 mq), uffici (1700 metri quadrati), laboratori (370 metri quadrati), una caffetteria (150 mq), un auditorium per 200 persone aperto anche ai cittadini, un'esposizione museale e un asilo nido aziendale, ma aperto anche al quartiere. Un luogo di aggregazione, pensata anche per ospitare eventi e manifestazioni della città. Soddisfatto il presidente del Municipio 6 Santo Minniti: «È un progetto che fa bene al territorio, che permette ai residenti di riappropriarsi di spazi, come il giardino, un tempo a loro preclusi».
L'edificio completamente sostenibile dal punto di vista energetico, grazie a un sistema di riscaldamento e raffreddamento con acqua di falda, sarà certificato Gold Leed, tra i più alti riconoscimenti di certificazione green.
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