Da casa sua usciva un intenso odore di «erba». Lui, però, la scusa buona ce l'aveva. «Io posso assumere marijuana - ha detto con una certa baldanza ai poliziotti presentatisi alla sua porta proprio attirati dalle esalazioni giunte fino in strada -, me l'ha prescritta il medico». E così parlando ha mostrato il ginocchio destro, che ha una protesi di alluminio, quindi il certificato di uno specialista che gli consente di assumere 0,4 grammi di stupefacente al giorno proprio per il suo specifico problema. Peccato cercasse di concentrare l'attenzione degli agenti del commissariato Bonola sulla pagliuzza, ma la trave era lì, incombente. Ovvero una vera e propria serra domestica di piante di marijuana.
È così che un italiano di 51 anni con precedenti specifici alle spalle è stato arrestato martedì pomeriggio con l'accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. Il pregiudicato abita in un appartamento popolare di via Ricciarelli 22, in zona San Siro e cioè nello stesso stabile dove il 22 maggio un croato 25enne aveva ammazzato il proprio bimbo di appena due anni dopo averlo picchiato.
Insomma, a casa del «malato» lo stupefacente era troppo anche a voler curare un'intera famiglia di portatori di protesi. E comunque non c'era nulla che giustificasse quella stanza, con tanto di lampade e ventilatori e con all'interno trenta piante di marijuana etichettate e in perfette condizioni.
Da alcuni barattoli poi, durante la perquisizione sono emersi, oltre a un chilo di «erba» già pronta, anche 168 grammi di hashish. E per giustificare il possesso di tutta quella droga, di certificati ne sarebbero serviti davvero tanti.PaFu
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.