Il capogruppo milanese della Lega, Alessandro Morelli, ne ha contati sedici. Ma può darsi che gliene sia sfuggito qualcuno, i vù cumprà che ieri pomeriggio assediavano il Castello Sforzesco con tappeti di merce contraffatta erano decisamente di più. Collanine, borse, custodie per i cellulari, chi più ne ha più ne metta. «Non ci raccontino che è difficile acciuffare i venditori abusivi - attacca Morelli - e sequestrare la loro merce, perchè il Castello ha uscite facili da presidiare. Questo menefreghismo è un'offesa alla storia di Milano e un affronto all'eredità che ci hanno lasciato». Ma «in fondo - conclude il lumbard - con la giunta Pisapia il suk in centro è diventata la normalità».
Il mercatino dell'illegalità (su bancarelle o lenzuola, secondo la comodità del venditore che certamente non si preoccupa di permessi e tasse di occupazione di suolo pubblico) si rafforza nei weekend e ovviamente sotto le feste. Dal Castello prosegue in zona Cordusio, in Galleria, corso Vittorio Emanuele, Brera. Sotto gli occhi di tutti, ma poco cambia.
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