CityLife: più verde e meno parcheggi

Siglato l'accordo tra Regione, Provincia e Comune per la riqualificazione del vecchio quartiere fieristico. Nella nuova fermata della metro 5 un centro commerciale interrato

CityLife: più verde e meno parcheggi

Il secondo più grande parco nel cuore di Milano. Oltre 65mila metri quadrati che si aggiungeranno alle altre aree verdi previste dai progetti CityLife e nuovo Portello che porteranno il totale a 170mila. Ma anche un moderno centro commerciale all'interno della nuova fermata della metropolitana, la «rifunzionalizzazione» dei padiglioni 1 e 2 della Fiera e anche una modernissima nuova caserma dei carabinieri in via Faravelli. Ci sono voluti vent'anni dall'inizio di un iter cominciato nel 1994, ma con la firma di ieri a Palazzo Lombardia sembra ormai poter diventare realtà quell'accordo di programma «Fiera Polo urbano» per la riqualificazione del quartiere fieristico diventato ex dopo lo spostamento delle attività espositive nelle nuove strutture di Rho-Pero.
Il documento firmato ieri dal governatore Roberto Maroni per la Regione, dal vicesindaco Ada Lucia De Cesaris per il Comune di Milano, dall'assessore Franco De Angelis per la Provincia, dal presidente Benito Benedini per Fondazione Fiera e Roberto Russo per CityLife e dai sindaci di Rho Pietro Romano e Pero Maria Rosa Belotti prevede che l'area «di cerniera» sia ceduta da Fondazione Fiera al Comune che la destinerà a parco e servizi a compensazione di una quota di parcheggi (3.500) originariamente previsti e ora non più necessari dopo l'arrivo in zona della linea 5 della metro in costruzione. Negli attuali padiglioni 1 e 2 da cui sono state trasferite le attività, invece, saranno collocate nuove funzioni complementari a quelle fieristico-congressuali: attività di servizio alle persone e alle imprese, intrattenimento e tempo libero, sport, spettacolo, cultura e ricettività. «Novità significativa – ha spiegato il vicesindaco De Cesaris - è la scelta di riorganizzare in modo innovativo tutte le realtà commerciali già previste che saranno aggregate nel sottosuolo in corrispondenza della nuova stazione M5 Tre Torri, senza aumentare le volumetrie di un solo metro cubo». Un centinaio di negozi tutti concentrati in un'unica zona e già pronti entro il 2016. Confermato, invece, che non si farà il museo d'arte contemporanea «per non sprecare risorse pubbliche, puntando invece su strutture già esistenti o in costruzione come la Città delle culture all'ex Ansaldo». Ma la De Cesaris annuncia che proprio nell'area verde sorgerà il Parco delle Sculture a cui dopo un concorso accederanno le opere dei più importanti artisti contemporanei, ma anche qualche capolavoro del passato. In via di definizione anche la costruzione di una nuova caserma dei carabinieri la cui realizzazione è a carico di CityLife che sta per presentare il progetto.
«C'è voluto del tempo - le parole di Maroni -, ma è stato un tempo ben speso perché questo è un progetto molto importante che prevede la realizzazione di un grande parco e di una struttura commerciale avveniristica». Uno «sforzo di innovare mantenendo le tracce che ci ha lasciato chi ci ha preceduto». Il presidente Benedini ha ringraziato «le amministrazioni coinvolte per aver individuato nella nostra Fondazione un soggetto che, lontano da logiche speculative, conserva e incrementa il proprio patrimonio con il solo fine di mettere a disposizione della collettività importanti infrastrutture di sviluppo.

Lo abbiamo fatto con la costruzione del polo fieristico di Rho e abbiamo proseguito con il MiCo, il più grande e moderno centro congressi europeo». Aggiungendo che «attraverso il ruolo assunto dalla Fondazione, le istituzioni pubbliche sono le uniche amministrazioni nel panorama internazionale a non doversi far carico degli ingenti investimenti».

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