Dal Comune il 5 per mille ai poveri

Palazzo Marino sceglie di destinare i contributi a disabili e indigenti

Il sociale ha bisogno del 5 per mille per moltiplicare gli interventi in favore delle persone più fragili. Enti, associazioni, cooperative e il Comune, in questo mese di maggio, sono pronti a raccogliere quanto i cittadini vorranno donare attraverso la destinazione di una quota dell'Irpef. L'amministrazione comunale, in particolare, ha deciso di destinare il ricavato a interventi in favore di chi si trova in situazioni di disagio economico e a progetti dell'area disabilità finalizzati al miglioramento della loro qualità della vita, in osservanza della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità su vita autonoma e inclusione.

Il 5 per mille non è una tassa aggiuntiva ma una parte dell'Irpef che invece di essere incassata direttamente dallo Stato sarà assegnata al Comune di residenza del contribuente e finalizzata ad attività sociali. L'invito a tutte i residenti a Milano è ad apporre una firma nello spazio dedicato, aiutando il Comune o altre realtà impegnate sul territorio ad accrescere la propria presenza e assistenza verso chi ha più bisogno.

Sono quattro le aree di aiuto che possono recepire la quota della dichiarazione dei redditi che verrà sottratta alle casse dello Stato per essere indirizzate verso nobili iniziative. Si può decidere di destinare la propria quota ad enti di volontariato - in sostanza le onlus che non hanno scopo di lucro - e associazioni di promozione sociale. In alternativa si può optare per le attività sociali svolte dal Comune di residenza. nella fattispecie di Milano, Palazzo Marino ha annunciato che destinerà i proventi di questo gettito per aiutare disabili e varie forme di povertà. Una terza strada è costituita dalla ricerca sanitaria per la lotta ad alcune fra le più minacciose e meno conosciute patologie dei nostri giorni (cancro, sclerosi, fibrosi solo per citare le più diffuse). Un'ultima possibilità è rappresentata invece dalla donazione a favore della ricerca scientifica che comprende invece tutti i campi del sapere, nonchè dalle università, statali s'intende.

Anche questa può essere un'ottima strada da seguire visto che in Italia la ricerca scientifica - che comprende anche discipline classiche - è penalizzata da fondi ormai inesistenti nell'ambito del bilancio dello Stato. È un modo per aiutare la crescita dei nostri atenei e la formazione dei ragazzi.

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