Una denuncia alla Corte dei Conti. Presto l'assessore alla Mobilità del Comune Pierfrancesco Maran si troverà sulla scrivania un esposto che arriva dal Consiglio di zona 6. L'accusa: aver sprecato denaro pubblico per correggere un provvedimento appena ultimato. Ovvero aver aspettato a cancellare la segnaletica stradale solo una volta finita. Il problema: via Inganni, strada residenziale piuttosto ampia, è formata da due carreggiate separate al centro da uno spartitraffico erboso protetto da un doppio cordolo, che svolge una duplice funzione: impedisce il parcheggio e permette che si possa aprire la portiera del conducente. La sosta in via Inganni lungo il lato sinistro, ovvero lungo lo spartitraffico è vietata dal codice della strada (l'art. 157 recita: «in caso di fermata o sosta il veicolo deve essere collocato il più possibile vicino al lato destro».
Ma nel quartiere, e in via Inganni in particolare, si registra una grave carenza di posti auto. La via, infatti, si trova nelle vicinanze della stazione ferroviaria di San Cristoforo e della fermata del metrò, oltre ad essere ricca di attività commerciali, di un supermercato e di scuole e di luoghi di ricreazione per bambini. La domanda di parcheggio è quindi superiore a quella strettamente connessa ai bisogni dei residenti.
Per questo negli anni il consiglio di zona e il comando di polizia locale «hanno chiesto con atti, relazioni, lettere di cittadini - si legge nella relazione tecnica realizzazione stalli di sosta lato spartitraffico del 22 agosto 2012 - modifiche e integrazioni alla disciplina della sosta ritenuta non soddisfacente in relazione alla conformazione della struttura stradale, alle nuove mutate richieste dei residenti del quartiere avente alta densità abitativa e divenuto punto di interscambio per i numerosi pendolari». La via è flagellata dalla sosta selvaggia, piaga segnalata puntualmente dai residenti della zona - «molteplici reclami dei cittadini per irregolarità di sosta non facilmente sanzionabili, sia per la sosta irregolare consolidata negli anni, sia per l situazione ambientale».
Benissimo, dal 2006 il settore tecnico del Comune ha prodotto svariati studi per ricavare nuovi stalli per la sosta nella via, ritagliandoli nei marciapiedi o nelle aree a verde, ma «a tutt'oggi le risposte risultano inevase». La soluzione trovata? «Condonare» la sosta sul lato sinistro della carreggiata, lungo lo spartitraffico: per poterlo fare è stato necessario ricavare un camminamento a sinistra delle auto parcheggiate per permettere ai pedoni di passare e al conducente di scendere dall'auto. «Per ottemperare alle norme previste dal codice della strada e a fronte di tutte le segnalazioni pervenute si è provveduto a disciplinare la sosta con la sola segnaletica orizzontale organizzando in tale modo 460 stalli di sosta (altrimenti irregolari) lasciando una corsia veicolare 3,50 metri e un camminamento pedonale obbligatorio largo un metro - si legge nella relazione - lungo lo spartitraffico».
Gli operai iniziano a luglio a disegnare le strisce lungo tutta la via Inganni, ma i cittadini insorgono: in questo modo la carreggiata si restringe notevolmente. Ad agosto finiscono i lavori. A settembre l'assessore Maran fa cancellare le strisce, costate intorno ai 50mila euro.
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