Un tricolore lungo quasi cinquecento metri portato in corteo lungo via Padova dai Patrioti. Tappa accanto ai condomini di via Arquà - il Bronx di Milano - o vicino a via Mosso, dove comandano i pusher. Finale davanti al palazzo di via Cavezzali 11, il fortino degli abusivi: gli alloggi popolari sono quasi tutti occupati da immigrati. Già lo slogan chiarisce il senso della manifestazione: «Riprendiamoci la nostra città». «Portiamo grandi bandiere tricolore nei quartieri più difficili d'Italia - spiega la leader Fdi Giorgia Meloni, arrivata in via Padova all'angolo con via Cechov ieri intorno alle 11, poi ha partecipato a un'iniziativa fotocopia a Piacenza e Roma -. Con questo gesto vogliamo riportare simbolicamente la presenza dello Stato dove i cittadini si sentono figli di un Dio minore e ribadire che quando torneremo al governo garantiremo il diritto alla sicurezza, alla legittima difesa, chiuderemo i centri sociali, rafforzeremo la polizia, costruiremo nuove carceri, rimpatrieremo gli immigrati clandestino e chiuderemo le frontiere per far entrare solo i regolari». Una decina di militanti del centro sociale di via dei Transiti mostrano lo striscione «Fascisti fuori dal mondo, basta guerre e razzismo» ma vengono tenuti a distanza dalle forze dell'ordine. Lungo il corteo ci sono vari momenti di tensione, per fortuna solo verbale. «Basta delinquenza, soprusi e spaccio di droga» gridano a turno al microfono i «colonnelli» Fdi Ignazio e Romano La Russa, Riccardo De Corato, Carlo Fidanza. «Basta fascisti e seminatori di odio» grida un gruppetto di persona che si piazza al lato della strada e canta «Bella Ciao» mentre i Patrioti rispondono intonando l'Inno d'Italia. La Meloni si scatta un selfie e twitta: «Gli scemi dei centri sociali». Arrivano degli insulti dai balconi. Ma anche l'abbraccio e il sostegno di un gruppo di anziane del quartiere: «Brava, continua così». Sfilano Paola Frassinetti, Mario Mantovani, Daniela Santanchè che ribadisce: «Vogliamo dire ai milanesi del quartiere dimenticato dal governo che qui c'è l'Italia». E si dice «positiva per il voto del 4 marzo, vincerà il centrodestra e sarà autonomo nella formazione del governo». De Corato sottolinea che «per tutta la durata del corteo siamo stati provocati e insultati senza che la polizia disponesse l'identificazione di chi stava volutamente provocando un corteo autorizzato.
Un rammarico che renderà ancora più forte la nostra richiesta di porre fine alle angherie dei centri sociali». Tra i promotori il presidente Fdi della Commissione Sicurezza in zona 2 Riccardo Truppo, candidato alla Camera: «Gli italiani onesti non abbiano paura di denunciare fatti illeciti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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