«No, non parliamo di me, parliamo della squadra, dei ragazzi che lavorano con me. Io rappresento il lavoro di tutti. Davvero, senza di loro non vado da nessuna parte. Inoltre in questo caso la collaborazione di Interpol e Aise (i Servizi che si occupano dell'estero, ndr) è stata decisiva». Nemmeno per Whatsapp si possono fare i complimenti alla super poliziotta meno mediatica che esista. Persino se, insieme al suo capo - Claudio Ciccimarra, «altro chiacchierone», ma comunque decisamente più loquace di lei - e al procuratore generale di Milano Roberto Alfonso, è responsabile in prima persona dell'attività di polizia giudiziaria che ha portato all'arresto di Cesare Battisti in Bolivia.
Cristina Villa, 45 anni compiuti a ottobre, vice dirigente della Digos di Milano, l'ufficio politico più importante d'Italia e a capo della sezione Antiterrorismo, come molti investigatori dagli svariati primati non ama parlare e far parlare di sé. Definirla schiva è un eufemismo. Una ragazza alta e sottile, dallo sguardo pensieroso e intenso. Una che dosa le parole, ma che si è rivelata in alcune interviste durante le quali fotografarla si è rivelata un'impresa.
Subito dopo Natale, quando i colleghi stavano lavorando sull'omicidio dell'ultrà interista prima di Inter-Napoli, anche lei era chiusa nel suo ufficio: in ballo c'era qualcosa di grosso, c'era da aspettarselo.
Ma che sin da ottobre l'Antiterrorismo di Milano stesse lavorando sull'ex terrorista degli anni di piombo, capo dei Pac (Proletari armati per il comunismo) e latitante in Sud America erano in pochissimi a saperlo.
Nata a Merate, in provincia di Lecco, il 18 ottobre del 1972 da una famiglia di operai, dopo la laurea in Giurisprudenza Cristina Villa ha affrontato il concorso per entrare in polizia. Lo ha vinto, quindi ha frequentato il corso per vice commissario a Roma. Arriva in questura a Milano nel 2001 e per sei anni si occupa di ordine pubblico all'Ufficio di gabinetto. Una volta alla Digos dirige la Sezione investigativa fino al 2009. Quindi diventa vice di Giuseppina Suma, allora a capo dell'Antiterrorismo e adesso dirigente dell'Ufficio prevenzione generale di Milano. A quell'epoca di notevoli traguardi (il più noto senz'altro l'operazione «Tramonto» che sgominò le Nuove Brigate Rosse della Lioce e Davanzo) dirigente della Digos era Bruno Megale, ora a capo della Direzione del presidio Ufficio polizia di frontiera presso lo scalo aereo di Fiumicino.
Tra il settembre e il dicembre del 2011 Villa frequenta l'accademia dell'Fbi a Quantico in Virginia, quella di Clarice Starling/Jodie Foster del film «Il Silenzio degli Innocenti». Un corso di formazione per tutti gli ufficiali di polizia statunitensi dove una quota di posti è riservata agli stranieri. Approfondisce così i temi dell'antiterrorismo e dell'intelligence, le tecniche investigative e d'interrogatorio.
Quando rientra a Milano va a dirigere la sezione
Antiterrorismo della Digos. A luglio 2015 guida le operazioni che portano all'arresto della famiglia della prima donna italiana foreign fighter Maria Giulia Sergio e di due stranieri affiliati all'Isis. Ora l'arresto di Battisti.
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