Designer imitano il Genio e ricreano il suo cavallo

Per i 500 anni di Leonardo esposte 13 statue che come installazioni invaderanno la città

Designer imitano il Genio e ricreano il suo cavallo

Una cavalcata nel design e poi via... In giro per la città. In giro si fa per dire perché i tredici equini, rivisitati e addobbati da altrettanti artisti e stilisti, non sono in carne e ossa ma inanimati esemplari in mostra dal 10 al 14 all'Ippodromo accanto all'esemplare più famoso. La statua bronzea di Leonardo, in nome del quale l'esposizione viene allestita. Il Genio vinciano come primo designer della storia che vede ora nomi illustri - Markus Benesch, Matteo Cibic, Serena Confalonieri, Simone Crestani, Roberto Fragata, Vito Nesta, Mario Trimarchi, Daniele Papuli, Elena Salmistraro, Marcel Wanders, Marcelo Burlon, Andrea Mancuso e Antonio Marras - aggiungersi in scia.

Dopo il 14, domenica in cui chiuderà la kermesse «Leonardo horse project», ideata da Snaitech e patrocinata dal Comune, i cavallini invaderanno Milano, press'a poco come in passato accadde alle mucche e prima ancora a lumache e coccodrilli. Alcuni finirono anche per essere bersaglio dei vandali ma ora si spera che la città abbia capito che gli animali non vanno maltrattati neppure quando sono simulacri inanimati. Così prepariamoci ad accogliere gli equini con bardature diverse e profili differenti. Colori e linee che contraddistinguono lo stile dei vari creatori che celebrano a loro modo i 500 anni della morte di Leonardo, indelebilmente legato a Milano.

Il vernissage, previsto alle 22.30 di mercoledì, sarà aperto gratuitamente a tutti e vedrà in consolle l'alternarsi di dj di fama internazionale, mentre la storia e il progetto del calco bronzeo del Genio saranno illustrati in uno spettacolo di video mapping, che sarà affiancato da una mostra multimediale, imperniata sugli studi anatomici sull'animale, gli schizzi, i disegni e i cartoni preparatori della pittura murale della battaglia di Anghiari poi mai più realizzata dal vinciano. Un perno che costituirà il principio di un racconto su alcuni aspetti della personalità dell'artista e della sua formazione. Ma non solo.

La vernice sarà l'occasione per scaricare la app, qualcosa che Leonardo non aveva né previsto né immaginato, bontà sua, ma che ora consente di immergersi in realtà aumentata, vivendo un'esperienza totale nella vita del cavallo, riascoltando le interviste degli artisti che ne hanno interpretato le

riproduzioni, immedesimandosi negli studi equestri fatti dal genio toscano. Poi anche la kermesse verrà smantellata ma i cavalli - come anticipato - galopperanno nelle zone simbolo della metropoli dove resteranno fino a ottobre.

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