Cronaca locale

Divisori tra i sedili per "salvare" i posti

Le proposte per evitare il caos su treni e bus. Terzi: "Inadeguati i fondi"

Divisori tra i sedili per "salvare" i posti

Fumata nera, altrimenti detta «riunione interlocutoria». Regione e governo ancora non hanno trovato il punto d'incontro sulle regole del distanziamento sociale a bordo dei mezzi pubblici e treni. Ieri l'incontro tra presidenti e assessori regionali e i ministri Boccia, Speranza e De Micheli si è chiuso con un altro rinvio di una settimana. Fino ad allora, la Lombardia conferma che a livello locale si potrà utilizzare il 100% dei sedili a bordo. Se Trenord si è adeguata ormai da una decina di giorni, Atm continua a mantenere i posti alternati in attesa della linea definitiva, atteggiamento che sta facendo storcere il naso al Pirellone. «Abbiamo stabilito di aggiornarci la prossima settimana per condividere con il governo e i Comuni, laddove sarà possibile, i punti cardine di un documento da sottoporre al Comitato Tecnico Scientifico - riferisce l'assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi -. Abbiamo evidenziato le forti criticità che ci troveremo ad affrontare a settembre, con la ripresa delle scuole e delle attività lavorative, se la capacità dei mezzi sarà ancora limitata. E avevamo chiesto in un documento condiviso dalla Commissione Trasporti della Conferenza Stato Regioni, un miliardo di euro per attuare il distanziamento sui mezzi ma i ministri hanno risposto oggi che il decreto agosto rende disponibili 400 milioni di euro».Risorse per acquistare mezzi e compensare le minori entrate del periodo di chiusura «insufficienti». Regioni e Anci hanno chiesto di «valutare se non ci siano strade diverse dal mero contingentamento dei posti», come dei parafiati trasparenti laterali tra le sedute sui teni regionali e sui bus per permettere una deroga laddove sia possibile installarli e «se l'uso delle mascherine possa essere ritenuta una misura sufficientemente efficace per tutelare i nostri studenti. Non si tratta solo di una questione economica ma anche e soprattutto di programmare il servizio con così poco preavviso e di reperire le risorse umane e i mezzi necessari per raddoppiare l'offerta». I sistemi di trasporto su ferro e metropolitane sono rigidi e impossibili da implementare nel medio periodo».

Intanto Trenord ha lanciato da ieri i rimborsi riservati a chi ha acquistato e non usato a causa del lockdown un abbonamento per il mese di marzo o un trimestrale o annuale che comprendeva marzo e/o aprile. Hanno diritto a un voucher di pari valore dell'abbonamento mensile o della quota parte del valore della mensilità non utilizzata per i trimestrali/annuali. Le richieste possono essere inoltrate dal sito trenord.it. Tutte quelle presentate nei mesi scorsi e sospese devono essere integrate accedendo all'apposito modulo on line, allegando il modulo di autocertificazione. Trenord rimborserà mediante voucher sia i titoli di viaggio ferroviari che quelli integrati.

Attenzione ai tempi però: le domande però dovranno essere inoltrate entro e non oltre il 31 ottobre, altrimenti si perderà il diritto al rimborso.

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