Domenica nera a Expo: 86mila ingressi

Un pezzo alla volta. Prima della fine di Expo probabilmente verranno pubblicati, come chiedono i politici in maniera bipartisan, tutti i dati sugli ingressi all'Esposizione. C'è una differenza tra le entrate col ticket giornaliero e quelle dopo le 19. La movida serale tra i padiglioni, con l'ingresso a 5 euro, rischia di «gonfiare» un risultato già sotto le aspettative. Dopo le proteste sulla scarsa trasparenza, la società del 2015 da ieri ha iniziato a pubblicare - e lo farà ogni giorno - i dati degli ingressi dal primo al 9 agosto, senza però la distinzione giorno-sera. Circa 900mila persone in nove giorni ( 910.818) . Quelle paganti sono 90mila in meno perchè 10mila ogni giorno passano i tornelli con accredito gratuito (ospiti e personale di servizio). Il dato effettivo dunque è di circa 820mila ingressi tra l'1 e domenica 9 agosto (che ha il dato più basso, 86.686). Se il trend rimanesse questo, vorrebbe dire 2,4 milioni persone in un mese, 14,4 milioni in sei. Molto sotto i 20 milioni attesi (addirittura 24 secondo le stime iniziali). Ma i conti veri si faranno alla fine. Che almeno la movida tra i padiglioni sia un successo, non ci sono dubbi. É anche il motivo per cui i pubblici esercizi milanesi che speravano di accogliere folle di turisti una volta chiusi i cancelli aRho, si lamentano. Il presidente di Epam-Confcommercio Lino Stoppani riferisce che ad eccezione delle zone della movida e del centro, nel trimestre maggio-luglio le aspettative di aumento di consumi in città sono state disattese. Sette operatori su 10 di ristoranti e bar parlano di bilancio negativo (26,1%) o molto negativo (43,4%). A dare una lettura positiva è l'11% del campione, mentre il 20% si dichiara neutrale.

Per oltre il 56% degli intervistati poi la clientela milanese è calata e il 93% ritiene che si sia verificato uno spostamento verso il sito. «La situazione - afferma Stoppani - ha portato 3 su 10 a rivedere il piano ferie e chiudere».