Due casi in pochi giorni. La scuola elementare di via Console Marcello è stata chiusa dopo Pasqua per il crollo di calcinacci e infiltrazioni d'acqua (e stata riaperta ieri ma solo parzialmente). Mercoledì 28 marzo si era staccato un pezzo di controsoffitto nell'aula della terza C in via Stoppani, ferendo per fortuna solo lievemente quattro bambini. Il tema della sicurezza negli istituti milanesi è ovviamente il primo punto in agenda per Laura Galimberti, neo assessore comunale all'Educazione e anche all'Edilizia scolastica, delega sottratta al collega ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti. «Rabaiotti continuerà a dare il suo contributo - ha precisato il sindaco Beppe Sala - ma da Roma sta per partire un nuovo piano di finanziamenti per il triennio 2018-2020 e la Galimberti conosce bene la materia». Architetto, Galimberti è dirigente in aspettativa del Comune dove si è occupata fino al 2014 proprio di manutenzione del patrimonio scolastico, ha lasciato Milano per guidare la Struttura di missione per il coordinamento e l'impulso nell'attuazione di interventi di riqualificazione dell'edilizia scolastica istituita presso la presidenza del Consiglio dei Ministri («Matteo Renzi? Mi ha fatto gli auguri» ha detto). «I genitori possono stare sicuramente tranquilli, l'incidenza del rischio crolli nelle scuole è dello zero virgola zero zero - ha premesso ieri presentandosi in Commissione ai gruppi di maggioranza e opposizione -. Non c'è emergenza ma quello dei controsoffitti è un rischio grave e importante che a differenza di altri aspetti di sicurezza, come i sistemi antincendio, non è mai stato oggetto di obblighi di legge. Serve un'anagrafe completa dell'edilizia scolastica, con analisi a tappeto. Almeno il 30% degli edifici risale agli anni '50, con tecniche non sempre adeguate, andrebbero demoliti e ricostruiti». Riguardi ai casi al centro delle cronache, «la scuola Stoppani sarà oggetto di un intervento complessivo, per via Console Marcello abbiamo già un progetto definitivo». Ma insiste: «Vogliamo avvalerci sempre più di fondi statali». Due giorni fa sul Gazzettino ufficiale è stato pubblicato il decreto sulla Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020, fondi per ristrutturazioni, messe in sicurezza, costruzione di nuovi edifici, 4 miliardi il governo ripartirà su base regionale. «Saranno distribuiti con bandi regionali e Milano (che ha raccolto 30 milioni tra 2015 e 1017) punterà a raccogliere il massimo sia per restyling che per realizzare nuove scuole» ammette l'assessore, ricordando che Milano ha 504 scuole, «più dell'intero Molise».
«Chiamatemi assessore, è neutro» ha raccomandato ai consiglieri. Anita Pirovano (Milano Progressista) invita a ragionare su un'estensione degli orari e asilo garantito 12 mesi.
L'assessore non chiude («gli orari vanno calibrati, in base alle risorse disponibili») ma tiene a distinguere «l'offerta educativa dal servizio Welfare, continuano a parlare di centro estivo e dopo scuola se si tratta di sorveglianza». Basilio Rizzo (Milano in Comune) provoca: «Sarà complicato per lei tornare a fare la dirigente». Galimberti difende l'aspettativa invece delle dimissioni: «É previsto dalla legge, non mi precludo nulla per il futuro».
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