Potrebbero presto sparire le palme e i banani davanti al Duomo, che al momento della loro installazione, nel 2017, avevano fatto tanto discutere. Il contratto per la cura delle aiuole della piazza infatti scade il 31 dicembre e Palazzo Marino cerca nuovi sponsor.
L'attuale sponsorizzazione si conclude a fine anno e il Comune chiede a tutti i soggetti interessati a realizzare e curare le aiuole di presentare una nuova proposta. I futuri curatori potranno mantenere l'attuale assetto dei piccoli giardini oppure realizzarne uno completamente inedito. Per poi occuparsi della manutenzione per un massimo di tre anni. Le palme e i banani, ormai cresciuti e rigogliosi, finiti nella diatriba estetica e politica ma anche nei selfie di moltissimi turisti e milanesi, sono frutto del progetto di Marco Bay finanziato da Starbucks. Il prossimo sponsor dovrà comunque rispettare alcuni paletti indicati dall'Amministrazione. Prima di tutto l'area verde di piazza Duomo è sottoposta a vincolo diretto monumentale e si trova sopra il mezzanino della metropolitana, quindi dovranno essere attentamente valutati i carichi di superficie. Dovranno inoltre essere rispettati gli arredi e i manufatti esistenti: recinzioni, aste delle bandiere, basamenti dei lampioni, griglie di aerazione della metro. La scelta della vegetazione infine dovrà garantire un «adeguato effetto estetico» in tutte le stagioni, mantenendo l'attuale presenza di alberi da piantare nelle strutture esistenti o in contenitori simili.
Le proposte potranno essere presentate nel bimestre settembre-ottobre, il nuovo contratto di sponsorizzazione sarà formalizzato a partire da gennaio 2020. Il Comune fa sapere che le aiuole di piazza Duomo sono una delle centinaia di aree verdi gestite da privati nell'ambito del progetto «Cura e Adotta il Verde Pubblico». In un decennio di sperimentazione, gli accordi di collaborazione e sponsorizzazione sono aumentati del 900 per cento, passando da 50 agli oltre 500 attuali, per un totale di 288.290 metri quadrati di aree verdi (aiuole, parterre, giardini e simili) curati e finanziati da soggetti privati.
«Mi auguro - interviene l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - che il nuovo sponsor eliminerà nel minor tempo possibile sia le palme che i banani, che nulla hanno a che fare con questo luogo. Perché piazza Duomo merita di ritornare ad essere quella di un tempo, con alberi che si addicano all'affascinante location quale è la suddetta piazza. Confido fortemente che nella piazza più importante di Milano si ritorni a uno stile ambientale europeo che ha sempre caratterizzato questo Sacro luogo, da decenni simbolo e vero punto di riferimento del capoluogo lombardo».
Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Fabrizio De Pasquale: «I banani sono stati una geniale trovata di marketing per Starbucks ma una pessima scelta di un Comune incapace di mantenere, non solo dal punto di vista del verde, la monumentalità di piazza Duomo. Speriamo in una scelta progettuale più rispettosa dell'identità architettonica della Piazza, del Duomo e di Milano».
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