Cronaca locale

E chiede ai milanesi di aumentarsi il ticket del tram

Video-appello per convincerli: «Aiutatemi». Il governatore contesta: «Confuso e inappropriato»

Chiara Campo

Video-appello ai milanesi: «Il coraggio non mi manca, la voglia di lottare neanche quando serve ma il supporto dei miei cittadini è fondamentale. Sono molto determinato ad andare avanti ma ho bisogno del vostro aiuto e sostegno». Per vincere le Olimpiadi 2026 o buttare il cuore oltre l'ostacolo e dire sì alla riapertura dei navigli? Macchè. Quello che il sindaco Beppe Sala vorrebbe ottenere con il video pubblicato ieri su Facebook è un sì a furor di popolo all'aumento del biglietto Atm a 2 euro. Non proprio una misura pop, anche se tra i commenti che seguono qualche cittadino che gongola per la stangata c'è, parecchi invece fanno notare che una seria lotta ai portoghesi porterebbe ben più risorse in cassa senza stangare chi già paga. «Cari milanesi - attacca Sala nel video - è nostra intenzione aumentare di 50 centesimi il biglietto senza toccare gli abbonamenti annuali». Spiega che «i ricavi non coprono neanche la metà del costo del servizio, le nuove metrò decise da sindaci prima di me, e hanno fatto bene, sono più efficienti ma hanno costi di servizio più alti e, terzo, sono soddisfatto di Atm ma so che c'è spazio per ulteriori miglioramenti». Quindi chiede ai milanesi «un piccolo sacrificio. Un politico ogni volta che aumenta tasse si cerca guai ma io devo pensare al futuro della città e i servizi devono funzionare bene». Torna a contestare la Regione che non ha concesso la deroga per aumentare oltre l'adeguamento Istat (1,7 euro) il ticket. «Essere il sindaco della città che fa il 10% del Pil e dover chiedere il permesso per aumentare il tram non mi rende così felice - contesta -, ma non voglio che, schiacciata dai costi, Atm diventi come Trenord, sono due mondi incomparabili».

Sul video, e sulla minaccia di bloccare il prolungamento della M5 a Monza agitata due giorni fa dal sindaco, interviene il governatore Attilio Fontana. Partendo dalla seconda, puntualizza che l'opera «può diventare a rischio se Sala cambia idea, ma le risorse ci sono e quindi è un richiamo fuori luogo. Lo Stato ha già messo 900 milioni di fondi, 270 dalla Regione». Definisce invece «confuso e inappropriato» il video-appello: «Ha messo insieme mere con pere, se vuole creare del terrorismo rispondo con un sorriso. E non ho mai contestato che i problemi di Trenord derivino da questioni finanziarie, attengono alla gestione di Fs che in questi anni non ha collaborato. Adesso le cose miglioreranno». Ribadisce invece che la Regione non ha detto no al biglietto unico integrato (che prevede all'interno possibili rincari delle tariffe) ma «ha chiesto del tempo per applicarlo su tutta la regione in modo che non ci sia una parte penalizzata. Se i mesi in più non gli vanno bene è un altro discorso. Per litigare bisogna essere in due, io non voglio a prendere a capocciate nessuno».

Più dura l'assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi: «Sala prima dice che l'aumento serve a chiudere il Bilancio del Comune; poi che è fondamentale per realizzare il biglietto unico, un percorso in cui crediamo e che non è detto porti all'aumento dei ticket a 2 euro e che debba essere fatto in fretta e furia solo per le esigenze di un Comune quando in Lombardia ce ne sono 1545». E i 5 Stelle pubblicano un contro-video: «I lombardi hanno già fatto sacrifici»-

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