E a sorpresa si scopre che i posti in carcere sono sufficientiIl dato in controtendenza

Un sovraffollamento intollerabile? Indegno di un paese civile? Stigmatizzato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo? Non proprio: almeno a leggere la relazione di Giovani Canzio, presidente della Corte d'appello. Che fornisce i dati sulla situazione delle carceri lombarde. E sono dati che sembrano smentire alcuni luoghi comuni sulla densità di inquilini delle nostre carceri.
A dire il vero, anche Canzio nel suo discorso parla di «grave situazione di sovraffollamento» del sistema carcerario milanese. Ma poi, a sorpresa, i dati che fornisce dimostrano che in realtà i posti disponibili sono praticamente pari ai detenuti presenti. Certo, ci sono alcune realtà, come Busto Arsizio e San Vittore, ben oltre i limiti della capienza massima. Ma in compenso ce ne sono altre sottoutilizzate. Insomma, a quanto è dato capire, basterebbe un po' più di agilità nel distribuire meglio i detenuti, senza bisogno di invocare nuove amnistie.
I dati sarebbero allarmanti se il confronto si facesse con la capienza «ufficiale» delle prigioni: ma si tratta di un dato utopistico, mai rispettato. Tanto che lo stesso Canzio, nelle tabelle allegate al suo intervento, indica per ogni carcere la «capienza tollerabile». Ed è qui che arriva la sorpresa. La «capienza tollerabile» complessiva delle tredici carceri del distretto milanese è di 7.273 posti: e la popolazione detenuta al 31 dicembre scorso era di 7.279 persone. Tutto esaurito, dunque, ma nei limiti della capienza.
Ci sono situazioni potenzialmente esplosive. A Busto Arsizio i posti sarebbero 297, ma i detenuti sono 395. A San Vittore, «capienza tollerabile» 1.127 detenuti, in realtà ne vengono pigiati 1.616. A Como, 534 detenuti sono costretti dove ci sarebbe posto per appena 419. Ma altri carceri sono in situazioni decisamente migliori: come quelli di Sondrio o Varese. E poi ci sono quelli che sono abbondantemente aldisotto del limite massimo. Bollate potrebbe ospitare 1.311 detenuti ma ne ha 1.

192; a Pavia con 748 brande i detenuti sono 525; e i dati più vistosi sono quelli di Opera e Voghera, carceri tetramente moderni ma dove di sovraffollamento proprio non si può parlare. A Opera la «capienza tollerabile» è di 1.561 posti, ma quelli occupati sono 1.318; a Voghera su 448 posti, i detenuti sono «appena» 219.

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