E Vimodrone sceglie la terza via: «Non firmiamo fino alle elezioni»

Antonio Brescianini, sindaco di Vimodrone, (Pd) un passato e un ritorno nel mondo del sociale, ha annunciato che non firmerà il patto domani ma tra un mese. Il motivo? Le amministrative. Anche se non si ricandida: «Ho finito il mio mandato e lascio» dice. «Io lavoro con una squadra». Il primo cittadino della cittadina alle porte di Milano spiega: «A suo tempo abbiamo già comunicato al viceprefetto che non avremmo firmato perché è un periodo delicato, siamo in campagna elettorale, se ne riparla tra un mese. Toccherà al mio successore prendere una decisione». Sembra che in prefettura abbiano preso atto dell'annuncio, su cui il sindaco non arretra di un millimetro. «Non è che ci rifiutiamo di firmare, siamo solo in campagna elettorale». Così Brescianini, per paura di far perdere la sua coalizione, non si sbilancia nemmeno davanti al ministro dell'Interno Marco Minniti né davanti al tentativo di mediazione del Pd che ha cercato di creare il più ampio consenso possibile intorno all'iniziativa di corso Monforte. «Anche al partito abbiamo detto che la nostra posizione è questa» spiega tranquillo.

Alcuni suoi colleghi sostengono che firmare o non firmare sia la stessa cosa. «Io credo che sia giusto che la prefettura coinvolga gli amministratori» - ammette - «credo che sia giusto imboccare la strada della collaborazione con la Prefettura in un periodo di emergenza come questo».

MBr

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