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Etica cristiana, Scola fa una lezione a Notre-Dame

Etica cristiana, Scola fa una lezione a Notre-Dame

È il primo oratore straniero a parlare alle Conferenze di Quaresima che da quasi due secoli vengono ospitate nella cattedrale di Notre-Dame. La chiesa è strapiena. Il cardinale Angelo Scola, forte di studi parigini, interviene in francese con la relazione «Etica cristiana e vita in società». Si parla di solidarietà e sussidiarietà, di bene comune e libertà religiosa. «Si può essere giustamente perplessi di fronte alla presunta laicità di scelte politiche che mirano a eliminare ogni riferimento religioso nello spazio pubblico» dice l’arcivescovo di Milano.
Alla fine, si trattiene a parlare dell’impatto di tutto ciò sull’oggi. Domande e risposte del pubblico. C’è spazio anche per il matrimonio e la famiglia. «Bisogna chiamare le cose con il loro nome e non fare confusione» dice in sostanza l’arcivescovo. Una famiglia è l’unione stabile tra un uomo e una donna nel matrimonio e non altro. Sono vivi gli echi delle parole del Papa, che sabato scorso ha definito il matrimonio il luogo degno in cui chiamare alla vita i figli. Le «Conferenze di Quaresima» sono una tradizione che si ripete a Parigi dal 1835. Il ciclo di quest’anno ha come titolo «La solidarietà, esigenza etica e speranza spirituale?», temi che entrano nel dibattito politico. «Il politico deve essere l’ambito in cui tutti i “diversi” debbono avere la possibilità di contribuire al bene comune» scandisce il cardinale.

E ancora: «È veramente pubblico e perciò sanamente laico solo quello spazio che scommette sulla libertà dei cittadini, credenti e non credenti, di mettersi nel gioco di una narrazione reciproca in vista di un reciproco, seppur faticoso, riconoscimento».

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