Nonostante le vicende giudiziarie che si sono abbattute su Expo, e in attesa del maxidecreto (arrivato una manciata di minuti prima delle 20) che definisce il ruolo del magistrato anti corruzione, Raffaele Cantone, e i relativi poteri, i lavori vanno avanti sul sito e «sono in tempo», assicura il commissario unico Giuseppe Sala, intervenuto alla commissione consigliare dedicata. Non solo, «a fronte di 1,3 miliardi di investimenti pubblici sono già arrivati oltre un miliardo dai Paesi partecipanti e 400 milioni da privati. E quindi siamo già in attivo» ha spiegato il sindaco, Giuliano Pisapia. Sono i 147 i paesi che hanno aderito e 56 i padiglioni (di cui 3 solo della Cina) che saranno allestiti a Rho Pero. «Questo è un record assoluto - ha spiegato Sala - nella storia di Expo: a Shanghai erano 42. Il problema a questo punto sarà gestire il flusso di veicoli e uomini che lavoreranno sul sito da settembre: si passerà infatti dai 1500 operai attualmente impegnati sul sito a 3000 che lavoreranno 24 ore su 24. Così dove ora lavorano due aziende ce ne saranno dopo l'estate 56, uno per padiglione». Sala ha anche confermato le attese per quanto riguarda i turisti: «Aspettiamo 20 milioni di visitatori, di cui 8 saranno stranieri. Stiamo facendo pressioni all'estero per chiudere i contatti con i tour operator: 500mila visitatori arriveranno solo dalla Cina. Noi finora abbiamo venduto 3 milioni di biglietti e puntiamo a chiudere a 4 milioni prima dell'estate. Il nostro obiettivo è che il 75% dei turisti arrivi con già i biglietti di Expo in tasca, il restante lo venderemo alla biglietterie». Di giorno e di sera. Sì perché il sito rimarrà aperto dalle 10 alle 23, tutti i giorni, contrariamente all'idea iniziale che era di tenere aperto la sera solo il week end. Così chiede il Bie che prevede lo stesso orario di apertura tutti i giorni. «Questo significa - ha detto ancora Sala - che la metropolitana sarà in servizio fino alle 1,30 di notte». «Per far fronte a questo sforzo, ovvero fornire servizi extra di trasporto pubblico, sicurezza e pulizia della città servono risorse straordinarie su cui il governo deve intervenire» ribadisce il sindaco.
Per quanto riguarda il decreto arrivato in serata che disegna competenze e poteri del presidente dell'anticorruzione Cantone, il commissario unico Sala ha detto nel pomeriggio di aver «visto una bozza e direi che soddisfa molto». Secondo Sala il testo «va nell'interesse di Expo». Cantone sarà messo in condizione «di fare il suo lavoro, sia per ruolo sia per risorse. Quello che mi rassicura di più - ha aggiunto Sala - è che c'è una persona di fianco a me che ha la possibilità, per esperienza e risorse, di aiutarmi e sono ben felice di condividere la responsabilità. La riforma relativa al ruolo di Cantone - ha sottolineato - è fatta per Expo e per quello che verrà dopo».
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