Festa della marijuana nella scuola occupata: 3 euro per una «canna»

Dopo i corsi sadomaso lo Zam rilancia. E il Comune continua a non sgomberare

Festa della marijuana nella scuola occupata: 3 euro per una «canna»

Ce n'è per tutti. O quasi. Almeno per i primi trecento arrivati che pagheranno i 3 euro d'ingresso sarà offerto anche un «bombolone autoprodotto», ovviamente «fino a esaurimento scorte». Per chi non avesse capito bene cosa si intende con bombolone, la traduzione arriva direttamente dagli organizzatori: «Si paga tre euro per la serata e si ha diritto a un cannone, tutto chiaro?». Più chiaro di così. Dopo i tre giorni con drag queen e corsi di sadomaso, il collettivo Zam che occupa indisturbato l'ex scuola comunale di via Santa Croce 19 alza il tiro. Per sabato prossimo sta promuovendo la «Inc Fest», l'«unica festa con alto tasso di principio attivo», una giornata di dibattiti antiproibizionisti sulle «proprietà e i derivati della marijuana», e ovviamente la possibilità per i primi arrivati (ma anche per gli altri, non abbiamo dubbi) di fumare liberi in compagnia. La serata prosegue con panini, salamelle e dj set.

La giornata della cannabis è organizzata dallo Zam con un altro centro sociale sotto sfratto, il Lambretta che occupa le villette Aler di via Apollodoro. Ma le minacce di sgombero durano da un paio di mesi e per ora non si è mossa una foglia. Anche se le sfide dei militanti sono quasi uno schiaffo all'immobilismo della giunta Pisapia: succube alle minacce dei no global, sordo di fronte alle continue proteste dei residenti. Provocano anche chi continua a farsi portavoce del quartiere. Sono invitati alla festa, scrivono sulla pagina facebook dedicata all'evento, «i vari benpensanti, finti giornalisti che continuano ad intasare blog e pagine dei giornali più inutili, tipo Libero o Il Giornale, a venire al nostro evento per capire cosa veramente pensiamo della Marijuana». La foglia verde, ovviamente, campeggia al centro del volantino.

Marco Bestetti, consigliere di zona 7 e coordinatore dei Giovani di Forza Italia, 4, contesta l'iniziativa e il silenzio della giunta Pisapia. Dai centri sociali, attacca, «abbiamo imparato ad aspettarci di tutto, ma l'ostentazione della loro situazione di illegalità è davvero intollerabile». Non solo fa presente «il Comune di Milano non ha ancora sgomberato lo stabile come aveva promesso mesi fa, ma finge anche di non vedere quello che vi accade all'interno». L'invito-provocazione ai benpensanti? «Ci sarebbe quasi da raccoglierlo e andare, ma accompagnati da Polizia di Stato e la Guardia di Finanza per rilevare tutti i reati commessi». L'occupazione abusiva in cima alla lista, la vendita di alcolici e piatti senza scontrino a seguire, il cannabis party sarebbe solo un «di cui». L'avviso di sgombero è rimasto lettera morta per ora. I giovani di Milano, considera Bestetti, «sono ben altra cosa, lavorano e si divertono ma sempre nella legalità.

Questi sono i “giovani di Pisapia“, tutto occupazioni e marijuana. Peccato che verso di loro c'è la tolleranza della giunta, verso gli altri il sindaco si accanisce aumentando gli abbonamenti studenti Atm, imponendo orari da coprifuoco nelle zone della movida».

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