Formigoni saluta: «Ma tornerò»

Ultima seduta del Consiglio regionale. Ultimo Natale da presidente. Formigoni saluta ma non sarà un addio. Il governatore dopo 17 anni lascia il Pirellone. Ma conferma di voler andare in Parlamento e assicura di non aver intenzione di mollare la campagna elettorale per la Lombardia. E infatti tira subito una stoccata a Umberto Ambrosoli, il candidato del centrosinistra sfidato a Ballarò da Laura Comi, europarlamentare Pdl. «L'ha battuto due a zero» il giudizio di Formigoni. Ma quella dei saluti e stata una giornata mogia, animata non più di tanto da un battibecco tra Nicole Minetti e un giornalista. Mogia nonostante Formigoni abbia provato a ironizzare: «Questa è l'ultima volta che ho l'occasione di farvi gli auguri in veste di presidente della Regione. Ci diamo appuntamento tra cinque anni, magari anche prima». E il Parlamento? «Scioglierò questa mia riserva il giorno in cui le elezioni saranno indette. E mi guarderò in giro per trovare altri luoghi dove poter svolgere la mia azione. Mi voglio impegnare sia sul versante regionale sia su quello nazionale».

Indipendentemente da chi vincerà le prossime elezioni, l'uscita di scena del Celeste - o meglio - il suo riposizionamento sulla scacchiera della politica, è destinata a provocare in Regione molti, moltissimi cambiamenti. E in Lombardia si voterà il 24 febbraio.

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