(...) contro il sindaco M5S della Capitale Virginia Raggi. A Fuksas, che ha disegnato anche la vela della Fiera di Rho e ieri era ospite dell'Arch Week a Milano sembra straordinario vedere «una città civile, con le strade pulite». E «dopo aver visto il disastro della Raggi a Roma, che è quanto di peggio si possa immaginare con alberi che cascano, autobus che prendono fuoco, buche che ormai sono voragini, non chiedo più il colore di chi amministra». Il sindaco Sala non affonda il colpo. «Fuksas ha fatto una battuta e lo ringrazio per la fiducia - replica - ma il tema di Roma dipende in gran parte da servizi di base più che dal ruolo dei sindaci, c'è stato un deterioramento del servizio dei trasporti pubblico e delle pulizie. É il momento di passare dalle teorizzazioni ai fatti: dico che i sindaci devono stare vicini e anche con la Raggi cercheremo di lavorare insieme su alcuni punti. A giugno avremo un incontro perchè si discuterà a Milano di ambiente e trasporti».
«Primo cittadino, perchè l'Italia può partire dai sindaci» è il titolo del libro scritto dal primo cittadino Pd di Pesaro Matteo Ricci. Con lui sul palco alla Rizzoli in Galleria ieri l'ex sindaco Gabriele Albertini a cui è dedicato un capitolo («Milano a tutti gli effetti il motore economico e culturale del Paese e se è diventata così è anche grazie alla visione di Albertini che ha immaginato questo sviluppo» riconosce l'esponente dem) e Sala. Che non vede «con favore il partito dei sindaci» ma con il «rischio di un governo che io non stronco a priori, guarderò i risultati, ma indubbiamente dico che ha un livello di esperienza inferiore rispetto al passato e un pò di preoccupazione c'è, noi sindaci che abbiamo esperienza e contatto con i bisogni veri dei cittadini saremo chiamati ancora di più al nostro dovere. E dovremo saper formulare tra noi delle proposte, farci sentire». Il suo pallino è «il taglio dei piccoli Comuni, con una coperta che sarà sempre più corta non si possono continuare a difendere sindaci di 500 abitanti, serve un riordino».
E commentando a caldo l'incarico a premier per Giuseppe Conte sottolinea che «se dovrà essere espressione di un governo già fatto, io avrei avuto qualche perplessità ad accettare. Suppongo che avrà chiesto un pò di autonomia a Salvini e Di Maio, il vero punto sarà quello».Chiara Campo
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