Fumogeni lanciati durante il derby indagati nove ultrà del Milan

Otto di loro sono recidivi, la Questura prepara anche il Daspo

Denunciati e pronti per ricevere il Daspo, che arriverà non appena la Questura avrà ultimato la procedura: nove ultra milanisti della curva Sud sono finiti nel mirino della Digos dopo l'ultimo derby, quello contro l'Inter del 21 settembre scorso. Sono accusati di aver usato petardi e fumogeni mettendo in pericolo il pubblico.

Le indagini della polizia sono cominciate dopo la partita di San Siro. Nove tifosi della curva rossonera risultano indagati, secondo le accuse, «hanno più volte acceso artifizi pirotecnici ed esploso numerosi petardi di notevole potenza, sia all'interno che all'esterno dello stadio Meazza. Il quantitativo del materiale esplodente all'interno dell'impianto - ricostruisce la Digos - avrebbe potuto causare gravi pericoli sotto il profilo della sicurezza pubblica».

Gli agenti hanno passato in rassegna le immagini dei sistemi di videosorveglianza dello stadio e hanno identificato e denunciato alla Procura gli ultra. Sono tutti milanesi e tutti appartenenti a gruppi organizzati della tifoseria. Ora sono indagati in stato di libertà per il reato di «lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive».

I nove denunciati hanno un'età compresa tra i 23 e i 50 anni. Il questore ha anche avviato il procedimento per l'emissione a loro carico del Divieto di accesso a manifestazioni sportive, previsto dalla legge proprio per questo tipo di violazioni.

Otto dei nove tifosi deferiti sono già stati sottoposti in passato a un provvedimento di questo tipo e, essendo recidivi, saranno destinatari di un Daspo per una durata che andrà da un minimo di cinque a un massimo di dieci anni. Avranno inoltre l'obbligo di firma durante gli incontri del Milan.

CBas

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