Furti, rapine e truffe ad anziani: a Milano 700 denunce al giorno

Ogni giorno, un'enorme mole di denunce arriva negli uffici della Procura. Circa 700 notizie di reato vengono quotidianamente registrate dal cervellone elettronico del palazzaccio. Ed è un dato che racconta lo stato di salute di una città alle prese con un preoccupante aumento di alcuni tra i reati più ignobili, dalle truffe agli anziani alle violenze sessuali (anche a danno di minori) passando per le estorsioni, e con una crisi economica che si traduce in un vero e proprio boom dei fallimenti. Nel giro di tre anni, infatti, le società finite a gambe all'aria sono più che raddoppiate. Il quadro emerge dal bilancio 2011-2012 presentato ieri dal procuratore Edmondo Bruti Liberati. Che - come ogni anno - si trova costretto a denunciare le carenze di organico, sia togato che amministrativo.
ALLARME VIOLENZE
Una delle materie più delicate è quella trattata dal terzo dipartimento della Procura, che si occupa dei reati contro i cosiddetti «soggetti deboli, donne e minori. Complessivamente, tra il 2011 e il 2012 il pool di magistrati guidati dal procuratore aggiunto Piero Forno ha registrato 4.232 fascioli, quasi il doppio rispetto a cinque anni fa. La relazione della Procura segnala un costante incremento dei reati di violenza sessuale a carico di perone note. Quest'anno, i casi sono stati 516 (contro i 482, 457 e 308 dei tre anni precedenti), a cui si aggiungono altri 248 fascicoli a carico di ignoti (erano stati 242 nel 2010-2011). Ben 236, infine, le violenze e gli abusi sessuali contro soggetti minorenni.
ANZIANI NEL MIRINO
«Diffuso e particolarmente odioso». Così viene descritto il fenomeno delle truffe e dei furti in danno di persone anziane. A operare spesso sono vere e proprie organizzazioni criminali, che - si legge ancora nella relazione - procedono con appostamenti, pedinamenti e studio delle abitudini delle potenziali vittime. Dal 2005 esiste un pool di pm creato ad hoc per contrastare il fenomeno, ed esiste una speciale sezione di polizia giudiziaria che svolge un'attività di prevenzione attraverso incontri organizzati per lo più nelle parrocchie per mettere in guardia gli anziani. Ma dopo una lieve flessione registrata lo scorso anno, tra il 2011 e il 2012 i casi accertati sono nuovamente aumentati, passando da 395 a 559.
EFFETTO CRISI
C'è un altro dato che fa riflettere, ed è quello legato alle procedure fallimentari. Un vero e proprio boom iniziato nel 2008, quando la crisi dei mercati e dell'economia ha iniziato a farsi sentire, finendo per schiacciare molte aziende milanesi. I fallimenti dichiarati nel giro di quattro anni, infatti, sono stati 2mila e 922, con un aumento pari al 132%. Come conseguenza, sono cresciuti anche i procedimenti penali per bancarotta: nel 2009 erano 302, 537 nel 2010 e 730 nel 2011.
SICUREZZA SUL LAVORO
In controtendenza - anche in ragione di un incremento degli accertamenti e delle ispezioni - sono gli omicidi colposi derivanti da infortuni sul lavoro. A occuparsene è il quarto dipartimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato, che ha regitrato 5 casi contro i 13 dell'anno precedente. Diminuiscono anche gli infortuni gravi (cioè quelli con prognosi superiore ai 40 giorni), mentre crescono le violazioni in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, passata da 1.614 del 2010 a 1.961 del 2011.
ORGANICI ALL'OSSO
Anche quest'anno, Bruti Liberati ha lanciato un allarme per la carenza di personale. E se il tasso di scopertura dei sostituti procuratori è salito al 10% (cifra ancora gestibile ma destinata ad aumentare a seguito di alcuni trasferimenti), ben più grave è la situaizone del personale amministrativo. La scopertura ha raggiunto ormai il 26%, che sale al 28& se si aggiungono i part-time, i permessi speciali, i distacchi e le applicazioni. «Serve subito la mobilità del personale in esubero negli enti locali», è l'invito lanciato da Bruti. Infine, c'è il caso dei Vpo (i vice procuratori onorari), figure ormai indispensabili nell'economia del palazzaccio. Lo scorso anno, i Vpo hanno partecipato a 4.

529 udienze con rito monocratico, più della metà del totale delle udienze. Il procuratore aggiunto Alberto Nobili, coordinatore del settimo dipartimento, non lascia spazio a dubbi. «Se non verrà prorogata la loro attività ci sarà la paralisi assoluta della Procura».

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