Galleria, nuova asta per Salotto e Gatto rosso

Il vecchio bando sotterrato dai ricorsi. Canone raddoppiato, punti a chi offre menu ai giovani

Galleria, nuova asta per Salotto e Gatto rosso

Il Comune ci riprova. Dopo due anni di battaglie giudiziarie davanti al Tar e al Consiglio di Stato che hanno costretto la giunta a ritirare il vecchio bando, Palazzo Marino rimette all'asta i locali in Galleria occupati dal ristorante «Salotto» e dalla «Locanda del Gatto Rosso» (pronti a nuovi ricorsi per salvare la posizione). Per superare le critiche dei giudici questa volta la giunta Sala ha approvato lo scorso ottobre una delibera che precisa i motivi per cui gli spazi non vengono confermati direttamente agli attuali inquilini o non viene concesso come in altri casi il diritto di prelazione: «Non sussistono motivi di interesse generale», Gatto Rosso e Salotto non sono considerati locali storici (come il «Savini» o il ristorante «Galleria») perchè svolgono attività nel Salotto da meno di 50 anni e hanno modificato insegne e arredamenti. Intanto nel bando pubblicato ieri sul sito del Comune spuntano novità rispetto a quello lanciato nel 2017. A cominciare dalla base d'asta che è lievitata per entrambi gli spazi: il canone di affitto annuo per i 103 metri quadrati occupati dal Salotto parte da un minimo di 260.700 euro (contro i 140.800 del vecchio bando), per i 201 metri quadri del Gatto Rosso la base è di 577mila euro, il doppio rispetto al 2017. I locali si legge «sono utilizzati in forza di concessione scaduta il 30 novembre e il 31 dicembre 2016» e «godono di uno stato manutentivo ottimo». Sarà ammessa solo l'attività di ristorazione, e «stante il pregio e l'unicità del sito sono esclusi fast food, take away, l'attività di sola pizzeria o solo bar, catene di ristoranti all you can eat».

Non potranno partecipare insegne già presenti in Galleria «salvo il caso in cui il concessionario rinunci alla concessione già esistente e riconsegni l'unità immobiliare al Comune». Visto lo stato di occupazione e il tempo necessario per liberare gli spazi viene richiesto di mantenere valida l'offerta «fino a fine 2020». Non è ammessa la partecipazione in forma di Ati e le imprese dovranno dimostrare almeno 5 anni di attività nel campo della ristorazione. L'offerta tecnica varrà fino a 60 punti e quella economica fino a 40.

Fino a 30 punti (la metà) sono riservati ad «attività di ristorazione di alta qualità, che rappresenti l'eccellenza della cucina italiana e/o internazionale», fino a 15 punti ai «gionri e fasce di apertura al pubblico», fino a 8 le iniziative proposte per i giovani con menu a prezzo fisso dalle 20 alle 24 (una volta al mese vale un punto, 2 volte 3 punti e tre volte 8 punti) e fino a 7 la proposta di eventi culturali nell'ambito artistico, letterario, musicale, gastronomico dalle 18 alle 24. Obiettivo: ravvivare il Salotto nelle ore serali. Le buste vanno consegnate entro le 12 del 7 marzo.

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