Il giorno di Cio-Cio-San tra piazza blindata e Palco reale semi vuoto

Mattarella dà forfait, per il governo c'è Grasso Misure di sicurezza del 2015. Proteste in piazza

Marta Bravi

Il Palco Reale incorniciato da ciliegio intrecciato con maryllis rosati, piccoli garofani rosa a fiore semplice e doppio, farfalle in diversi torni del rosa, sarà semi vuoto. La crisi di governo ha azzerato di fatto il parterre istituzionale: l'ultimo a disdire è stato ieri pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Hanno dato forfait il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e il titolare all'Economia Pier Carlo Padoan. Accanto al presidente del Senato Pietro Grasso siederanno 4 terremotati, due di Accumuli e due di Arquata del Tronto.

Il Teatro alla Scala e la piazza tutta saranno comunque «blindati» per l'allerta terrorismo lanciata dall'Fbi l'anno scorso. Smoking e pellicce verranno passate al metal detector, controlli saranno fatti tra via Case Rotte, via Manzoni angolo via Verdi, via Filodrammatici e via Santa Margherita. Transennata tutta la piazza, la sicurezza sarà garantita da centinaia di agenti in assetto antisommossa e non e militari, tiratori scelti veglieranno dall'alto sull'area e unità cinofile passeranno al setaccio il teatro per garantire la massima sicurezza. Così se nel foyer verrà consumato il rito mondano della Prima, all'esterno, sotto Palazzo Marino per la precisione, il centro sociale Cantiere e Usb urleranno i soliti slogan «No alla sfilata della casta. I nostri diritti contro i loro profitti. Sfumata la presenza del governo, finito Expo, non ci sono grandi bersagli da colpire. Ma tant'è: la tradizione è tradizione e si protesta.

Il tutto in diretta mondiale. Sì perché la Madama Butterfly versione 2016 è all'insegna dei grandi ritorni: torna la diretta della Rai dopo quarant'anni, ovvero l'Aida di Zeffirelli del '76. Il dramma di Cio-Cio-San si potrà ammirare il tutta la sua potenza, vocale e d espressiva, dalle 1745 su Rai 1 o ascoltare su Radio3. Così l'opera verrà presentata nella sua versione originaria del 1904, in soli due atti.

Sarà curato dalla Rai anche il collegamento con il maxi schermo all'Ottagono in Galleria dove si potranno ammirare le incantevoli scenografie ispirate al kabuki, il teatro tradizionale giapponese. Schermi anche nei teatri della città, nelle carceri, nella varie location allestite per l'occasione dal centro alla periferia (www.comune.milano.it/primadiffusa).

A fare gli onori di casa saranno il sindaco Beppe Sala, alla sua prima Prima, e il sovrintendente del Piermarini Alexander Pereira. Confermata anche la presenza del governatore della Lombardia Roberto Maroni con l'assessore regionale alle Culture Cristina Cappellini e la titolare all'Istruzione Valentina Aprea. Tra gli ospiti illustri l'ex re di Spagna Juan Carlos, e l'attesissimo ambasciatore del Giappone Kazuyoshi Umemoto. Ad accogliere signore, melomani, vip nel foyer, come da tradizione introdotta dal sovrintendente Pereira, l'albero di Natale firmato Dolce&gabbana, con palline in vetro soffiato decorato a mano e nastri gialli dal sapore barocco.

Tra i vip l'étoile Roberto Bolle e Carla Fracci, lo chef Carlo Cracco, la «madrina» Daniela Javarone, presidente degli Amici della Lirica, i melomani Francesco Micheli fondatore di MiTo e Francesco Saverio Borrelli. Come ogni tradizione che si rispetti la cena per 550 invitati sarà servita alla Società del Giardino.

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