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«Governo non cincischi sull'autonomia. Rimborsopoli? Poveretti»

«Ma poveretti. La lettura che veniva fatta universalmente in tutte le Regioni italiane era quella, infatti in altre, ad esempio in Piemonte, per colpe identiche ci sono state assoluzioni. Escludendo ovviamente i casi conclamati di truffa che ci sono stati, anche in Lombardia». Così l'ex governatore Roberto Formigoni, presente ieri alla convention «Piattaforma Milano»i, ha commentato le 52 condanne inflitte a ex consiglieri e assessori per «spese pazze» tra il 2008 e 2012, quand'era presidente. «Se uno compra creme o cose di stretto uso personale e se le fa rimborsare è una spesa indebita - chiarisce - ma quando i fondi sono stati usati per attività istituzionali, penso al pranzo offerto ai relatori di un convegno, erano legittime e mi auguro che dopo il primo grado ci sia una valutazione più serena». Sul tema autonomia, Formigoni auspica che arrivi «seria e completa, compresa quindi di risorse. Nel 2007 la Lega sbagliò a fermare il nostro tentativo, la Lombardia sarebbe autonoma da 12 anni. Oggi non è possibile nessun arretramento, guai se per ragioni di contrapposizione interna il governo Lega-M5S fermasse il passaggio. Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna non devono accettare nessun passo indietro o compromessi al ribasso e il governo non deve cincischiare, sarebbe inaccettabile».

Sulla candidatura di Silvio Berlusconi alle Europee l'ex governatore riconosce che «era inevitabile» e applaude «il coraggio di quest'uomo che sa tirare fuori ancora le energie per porsi nell'ottica di un impegno politico tutt'altro che facile. Ho fatto due campagne per l'Ue e richiedono uno straordinario impegno. Berlusconi vuole evitare l'avanzata di forze populiste che non fanno bene al Paese».

ChiCa

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