Il Gran ballo di Brera sulle note di "La La Land"

Domani la prima festa d'estate nella Pinacoteca Tra gli invitati Sala, Oldani e la famiglia Missoni

Il Gran ballo di Brera sulle note di "La La Land"

«Nell'epoca attuale, serve la poesia per salvarci da quest'onda di intolleranza. Arte e cultura, più che mai, possono salvare l'umanità». Parola di James Bradburne, eccentrico direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense, a Milano da un anno e mezzo - è entrato in servizio l'1 ottobre 2015 - con una missione: «Riportare Brera nel cuore della città, nella sua anima e nella testa dei milanesi». «Io ho un'idea di museo che va oltre - spiega - non si tratta solo di un luogo dove trascorrere del tempo in relax, quando ci si annoia a casa: voglio riportare la Pinacoteca alla sua complessità e rimetterla sul piano dell'esperienza di valore». Come? Con la poesia, declinata nel Grande Ballo di domani sera e con un fiore, la «Rosa di Brera», appunto, che con la sua fragranza si diffonderà lontano dalla collezione, lasciando memorie sinestetiche a tutti gli invitati e ai visitatori. Il Ballo di Brera, nelle intenzioni del direttore, diventerà un appuntamento fisso per l'alta società milanese, ma non solo. Appuntamento sarà il solstizio d'estate, in un mondano contrappunto alla Prima della Scala del 7 dicembre. «Quando sono arrivato a Milano ho chiesto quali eventi fossero in programma in estate e mi è stato risposto: nulla. È da un anno che ho quest'idea, nata da un dialogo con il critico d'arte Philippe Daverio, ma non avevo ancora trovato la formula giusta - racconta Bradburne -. Grazie alla sponsorship e alla comunione di visione e di spirito con la rivista Gioia! (Hearst edizioni) adesso diventa realtà. L'idea iniziale era una formula all'americana, 1000 euro per partecipare, ma mi è stato spiegato che Milano non era pronta. Dopo una lunga ricerca abbiamo trovato lo sponsor giusto, ed eccoci qui». Nessun timore che l'evento mondano possa ridursi a un appuntamento esclusivo: «La serata ci aiuterà a rendere Brera un luogo aperto: voglio sensibilizzare un certo pubblico e trovare sostegno economico per i progetti che abbiamo in cantiere. Sarà una serata di soft found raising»

Il Ballo sarà l'occasione per celebrare la creatività e l'innovazione: Gioia! infatti premierà 11 personaggi, tra cui James Bradburne, «speciali, capaci di innovare, evolvere, cambiare, migliorare» spiega la direttrice Maria Elena Viola. Non solo, durante la serata sarà premiato anche un «benefattore» della Pinacoteca, un personaggio che ha contribuito con il suo sostegno allo sviluppo della collezione. A lui sarà consegnata la «Rosa di Brera», un ibrido creato dal laboratorio di Orticola e trapiantato nell'Orto botanico, insieme a un gioiello che la raffigura, creato da Giampiero Bodino.

Il tema della serata di quest'anno sarà ispirato al pluripremiato musical La La Land con l'esibizione di cinquanta ballerini del corpo di ballo Dancehaus, dopodiché sarà Bradburne ad aprire le danze. Tra i mille invitati - la partecipazione è a inviti - oltre al sindaco Beppe Sala e alla giunta, lo chef Oldani, la famiglia Missoni, Alberto Veronesi, Marta Brivio Sforza, Saturnino, Jo Squillo

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