Un luogo per incontri notturni molto particolari. Capita quando un parcheggio con 240 posti auto è aperto 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì. Con una sorveglianza che, attiva dalle 7 del mattino, alle 20 alza la sbarra e se ne va, lasciando campo libero a chiunque. È così che, in questi giorni, i custodi del parcheggio Atm di largo Tazio Nuvolari, alla fermata «Romolo» della metropolitana (linea verde, la 2), consigliano la clientela di non mettere le vetture in punti particolarmente isolati. «Non che possa succedere granché - spiega proprio uno di questi custodi - ma vi potreste trovare in situazioni imbarazzanti quando andate a ritirare la macchina. Certe zone marginali del parcheggio, infatti, sono meta fissa di uomini. Che, dopo una certa ora, cercano la compagnia di altri uomini. Insomma: il posteggio diventa una vera e propria alcova».
Il messaggio è chiaro e il fenomeno non è recente. La situazione è diventata piuttosto «sfacciata» da oltre due anni in largo Nuvolari. I residenti della zona periferica ai margini tra il Ticinese e la Barona sanno bene che quella particolare area, - soprattutto il parcheggio, utilizzato perlopiù da pendolari che ogni giorno sono passeggeri della metropolitana - di notte si popola e diventa a luci rosse.
«C'è un via vai di auto con a bordo uomini che cercano compagnia - spiega un altro custode -. Dalle rispettive vetture si guardano, si scelgono e, nel caso, decidono di infrattarsi proprio lì nel parcheggio. Non necessariamente sull'auto, che a quel punto sarebbero costretti a scassinare per aprirla, ma soprattutto sul cofano. E chi commette atti osceni in luogo pubblico non andrebbe punito?».
Insomma: pare proprio che largo Nuvolari sia diventato una fotocopia dell'arcinota «fossa dei serpenti» di viale Alemagna, ai margini del parco Sempione. Da tempo i residenti, soprattutto quelli che con balconi e finestre si affacciano sul parcheggio, non ne possono più. E chiedono controlli e telecamere.
Il nostro quotidiano, già in passato, aveva raccolto lo sfogo di quelli che la sera sono costretti ad abbassare le tapparelle per non vedere loro malgrado gli spettacoli hot. Tutti vogliono restare anonimi per paura di qualche ritorsione. Da tempo il consiglio di zona 6 ha chiesto di riqualificare il quartiere allestendo un piccolo giardino, con l'area cani, e sistemando delle telecamere.
«Non ci sono solo gay, ma anche scambisti e molte prostitute romene con i loro clienti - racconta un'altra residente, pure lei decisissima a restare rigorosamente anonima -. Insomma: ce n'è per tutti i gusti. Si tratta di un vero e proprio sex market all'aperto».
L'assessore alla Sicurezza della Provincia Stefano Bolognini (Lega Nord) nell'estate del 2010, quando il fenomeno aveva raggiunto dimensioni problematiche, aveva fatto un esposto al sindaco e segnalato la situazione ai vigili. «Le acque si erano calmate - ricorda Bolognini -. Solo di recente mi sono arrivate altre segnalazioni.
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