Il Consiglio di Stato ha accolto ieri l'appello del governo contro il ricorso presentato al Tar dal Comune che chiedeva di sospendere il pagamento della maxi multa di 360 milioni di euro comminata dall'Ue alla Sea per gli aiuti concessi alla controllata Sea Handling. Una decisione che potrebbe avere gravi ripercussioni sul bilancio e mettere a rischio i lavoratori della società che gestisce Linate e Malpensa, anche se una nota della Sea spiega che l'ordinanza comporta il venir meno del provvedimento cautelare disposto dal Tar Lombardia, ma «non interferisce sull'iter e sulla progressione della trattativa con la Commissione europea avviata negli ultimi mesi». Anche se la Sea sottolinea come «l'ordinanza renda ancor più urgente la prosecuzione del negoziato con la necessaria decisione». Immediato anche l'intervento del neo presidente di Sea Pietro Modiano, per cui «non mancano i motivi di preoccupazione per la complessità della situazione, ma siamo fortemente determinati a trovare soluzioni che tutelino i nostri lavoratori e il futuro del nostro Gruppo».
«Il governo intervenga immediatamente a tutela di un'azienda importante del nostro Paese e dei suoi oltre duemila lavoratori». È stato questo il commento del sindaco Giuliano Pisapia.
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