Ma il sistema è davvero «intelligente»? Siamo sicuri che i varchi, le corsie preferenziali, le Aree B o C e i semafori funzionano a dovere?
Il dubbio, e la domanda, appaiono più che legittimi, a giudicare dal caso che oggi solleva l'associazione Mediolanum, un'organizzazione che ha sede in via Feltre, opera dal 2014 e dispone di 22 mezzi fra ambulanze, furgoni per il trasporto disabili e automediche.
Come spiegano i suoi responsabili, l'associazione ha ricevuto 423 verbali in neanche un anno: addirittura ne risultano 18 in un solo giorno. Si tratti di multe comminate per ingressi in corsie preferenziali, ztl o per il passaggio ai semafori. Multe totalmente ingiustificate, lamentano i responsabili dell'organizzazione, piuttosto contrariati anche per la risposta del Comune, che dopo averne annullate - all'inizio - una piccola parte, ha deciso pilatescamente di non intervenire, chiedendo a Mediolanum di attivarsi per poi - riferiscono ancora - «vedere che succede». E questo pasticcio, così sostengono alla Mediolanum, coinvolgerebbe anche alte associazioni.
A proposito di viabilità Fratelli d'Italia di Milano pochi giorni fa ha proposto una commissione comunale d'inchiesta, e ora rilancia la proposta alla luce di quelle che chiama «segnalazioni di disservizi più o meno gravi che arricchiscono il triste quadro di un mobilità cittadina un po' troppo disastrata». E a proposito della vicenda di Mediolanum in particolare, il coordinatore milanese di Fdi, Riccardo Truppo, parla di una «situazione che ha dell'incredibile». «Nel 2019 - dice - le telecamere intelligenti del Comune hanno preso a multare le ambulanze in circolazione in città, parrebbe per il sistema software non funzionante. Una vicenda dai tratti tragicomici che sta creando in realtà non pochi problemi alle associazioni di primo soccorso, in quanto il Comune interrogato in merito immediatamente ha chiesto loro di munirsi di avvocato e sbrigarsela da sé. Neppure la polizia locale è riuscita a venirne a capo e ora si stanno toccando punte di decine di migliaia di euro di contravvenzioni quotidiane. La convenzione delle associazioni di primo soccorso, infatti, prevede che ogni due anni gli interessati debbano protocollare in comune la richiesta di accreditamento delle targhe dei mezzi che una volta approvate, ricevono deroga per ztl e sulle infrazioni commesse a Sirena spiegata».
«Questo malfunzionamento delle telecamere non permette il riconoscimento delle targhe e avvia un procedimento di sanzione apparentemente inarrestabile - dicono il presidente Riccardo Caselli e Francesco Tambasco consigliere della Mediolanum - Al momento ne abbiamo accumulate 423, da febbraio. Per un valore complessivo di decine di migliaia di euro. In queste condizioni non siamo i soli. Abbiamo chiesto spiegazioni al Comune, ma ci è stato detto che dobbiamo agire noi in autotutela e vedere che succede».
«La soluzione ci sarebbe - conclude Truppo - basterebbe intanto che il Comune riconoscesse il problema ufficialmente e prestasse assistenza alle associazioni di primo soccorso affinché non debbano sbrigarsela da sole, fornendo alla Polizia locale una procedura da seguire, da riferire agli interessati. Questa per noi è l'ulteriore conferma della necessità di fare chiarezza sulla mobilità di Milano in sofferenza cronica da troppo tempo».
«Una commissione d'inchiesta è necessaria - conclude - e ci appelliamo a tutte le forze di opposizione del centrodestra affinché sostengano l'iniziativa. Se il Comune non si muoverà per prestare assistenza sul problema, Fdi sin d'ora si offre di prestare soccorso a chi soccorre i cittadini ogni giorno».
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