Immigrati accampati nel palazzo del Comune a due passi dalla movida

In via Scaldasole siringhe e merce abusiva. La denuncia della consigliera Sardone (Fi)

Immigrati accampati nel palazzo del Comune a due passi dalla movida

«Ho fatto la richiesta d'asilo ma non l'hanno accettata, quindi sto qui. Da quanto? Sarà circa un anno». Per il giovane extracomunitario, probabilmente senegalese, l'accampamento abusivo in via Scaldasole 5 sembra una soluzione assolutamente normale. Parla vicino a una fila di panni stesi. Si è spacciato per profugo ma gli hanno rifiutato lo status, il «piano b» è l'occupazione di un immobile comunale in centro a due passi dalla movida di corso di Porta Ticinese dove a quanto sembra gli abusivi che da mesi si sono piazzati a due passi dalle case popolari gestite da Mm e dal giardinetto condiviso dove le famiglie non portano più volentieri i bimbi a giocare fanno buoni affari. La consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone si è presentata ieri in via Scaldasole per un sopralluogo, perchè il quartiere e i condomini del caseggiato che confina con la casbah protestano (anche la sinistra nel Municipio 1 tempo fa ha ammesso che la situazione è insostenibile) ed è bastato alzare un tombino per trovare «droga e bottiglie di birra pronte per essere smerciate la sera alle Colonne di San Lorenzo». Siringhe, spazzatura, carcasse di biciclette vicino alle baracche che gli occupanti hanno allestito sul retro della palazzina comunale a pochi metri da via Arena. L'altro buco nero è il maxi parcheggio sotto da 500 posti auto sotto il caseggiato di edilizia residenziale e praticamente inutilizzato: solo al primo piano ci sono una settantina spazi affittati da chi abita nella casa popolare Mm, gli altri piani - dal meno 2 al meno 4 - diventano un covo per traffici illeciti.

«Ormai il degrado è una caratteristica comune di ogni quartiere, compresi quelli centrali - sostiene Sardone -. In Via Scaldasole durante il mio sopralluogo ho visto scene da terzo mondo. Baracche tra rifiuti e topi, in condizioni igienico-sanitarie spaventose. Ci troviamo in un'area centrale, in una via con locali anche alla moda e in un'area privilegiata per la movida. Stona questa baraccopoli in una piccola palazzina abbandonata del Comune che sembra tra l'altro pericolante». Ancor più incredibile, sottolinea, è «la vicinanza all'Immigration Center tanto sponsorizzato dall'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino che si trova a pochi metri. Gli immigrati che vivono in questo contesto sono irregolari, spesso con passato di spaccio o che sopravvivono con attività illegali, dal commercio abusivo alla vendita di bevande nella vicina Darsena».

La consigliera azzurra ha raccolto gli sfoghi e le paure dei residenti. «Segnalano che gli occupanti spacciano alle Colonne o nei vicini giardini di via Arena. Questo spettacolo di incredibile degrado la dice lunga su un'accoglienza a tutti i costi. Moltiplica i clandestini, spesso delinquenti, che ormai cercano di occupare qualsiasi luogo abbandonato per trovarsi un tetto sulla testa.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la giunta che ormai abbandona anche il centro». Almeno per risolvere la situazione del silos interrato di recente il Municipio 1 ha proposto di trasformarlo in un parcheggio a rotazione. Una soluzione anche al traffico della movida.

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