Un mobile in legno andato a fuoco, un incendio del tutto casuale, si è trasformato in una sorta di rivolta. Con sette africani arrestati per resistenza e danneggiamento, altri otto immigrati rimasti in qualche modo intossicati, ricoverati in codice verde e giallo tra l’ospedale Niguarda e la clinica «Città Studi» e altri 24 soccorsi sul posto. Capita se fiamme e fumo, pur in assenza di dolo (in un primo tempo c’era chi parlava di un materasso incendiato apposta, ma vigili del fuoco e polizia hanno smentito) avvolgono un Centro di accoglienza straordinaria (Cas) come quello di via Aquila 11, all’Ortica gestito dalla Croce Rossa.
L'allarme al numero unico d'emergenza 112 ieri è scattato qualche minuto prima delle 14.30 e la situazione - compresi i trasferimenti degli immigrati in altre strutture - è rientrata del tutto solo poco prima delle 20.
Sul posto, insieme alla polizia, sono arrivate cinque ambulanze, un'automedica e un'auto infermieristica, tutti mezzi coordinati direttamente dalla centrale del 118 visto che l'incendio è apparso subito un evento di grosse dimensioni visto dove il luogo «criticoZ» dove si era sviluppato.
I vigili del fuoco sono intervenuti al pianterreno della struttura con quattro mezzi e le fiamme sono state spente completamente dopo un'ora. Nel frattempo gli uomini e le donne della polizia e della guardia di finanza sono stati impegnati nel portare fuori gli immigrati in sicurezza. Un immigrato che si trovava nella stanza direttamente coinvolta dall'incendio del mobile è rimasto bloccato all'interno e per poterlo trarre in salvo è stata tagliata una inferriata: lui, un 60enne trasportato a Niguarda, e un altro africano di 20 anni, ricoverato invece alla clinica Città Studi, restano ricoverati in codice giallo, mentre gli altri sei, intossicati solo lievemente, sono stati soccorsi negli ospedali in codice verde e quindi dimessi subito dopo.
Il momento più critico c'è stato durante il trasferimento degli immigrati in un'altra struttura. Uno di loro, infatti, ha lanciato un sasso contro un camion dei pompieri. A quel punto altri africani hanno cominciato a dare in escandescenze e si è temuto il peggio.
Così in via Aquila è arrivato anche un mezzo del personale del reparto mobile e alla fine in questura sono stati portati, in manette, i sette immigrati ospiti del centro che avevano opposto resistenza proprio approfittando della confusione e di quel sasso lanciato: tre gambiani, due senegalesi, un ivoriano e un maliano.
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