Costretti a entrare a scuola da un ingresso secondario (una scala antincendio che secondo i genitori non è a norma) e passando da un parcheggio buio e frequentato da rom. Succede agli studenti del Liceo scientifico Marconi, la sede principale è in via dei Narcisi ma a rotazione alcune classi ogni anno devono trasferirsi nella succursale in via della Rondine, angolo via Inganni. La sede confina con quella dell'Istituto professionale Oriani e secondo quanto ha riferito la dirigente scolastica alle famiglie, per questioni di regolamento gli studenti dei due complessi non devono incrociarsi all'ingresso principale, per questo i liceali del Marconi vengono dirottati su quello secondario.
I genitori si sono riuniti giorni fa in assemblea e hanno formalizzato la richiesta (almeno) di sorveglianza all'ingresso e all'uscita. E il capogruppo Fi Gianluca Comazzi contesta: «Servono più sgomberi e militari nelle periferie».
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