Insulti al baby arbitro mister sospende partita, "Daspo per i genitori"

Beccalossi: "Allontanare gli adulti incivili". L'allenatore Giazzi: "Così perde lo sport"

Insulti al baby arbitro mister sospende partita, "Daspo per i genitori"

Arriva il «Daspo» per i genitori molesti dei baby sportivi. Genitori che urlano, insultano gli avversari dei figli, addirittura gli arbitri, arrivando a picchiarsi per il tifo famigliare. In questo caso si sono permessi di rivolgere insulti irriferibili a un arbitro di 14 anni, fresco di patentino durante la partita di basket dei loro figli nel Bresciano. Così mentre i figli disputano le loro partite, cercando di dare il massimo sul campo, ma anche rispettando le regole e respirando l'autentico spirito sportivo, succede che abbiano sotto gli occhi il peggiore degli esempi. Genitori che non sanno nemmeno cosa significhi fair play, arrivando a prendersela con gli avversari dei figli o peggio ancora gli arbitri.

Ecco allora che la consigliera regionale del gruppo misto Viviana Beccalossi propone una sorta di «Daspo» per allontanare i genitori incivili durante le partite di bambini e ragazzi o, in alternativa, il ritiro immediato dei ragazzi al primo insulto proveniente dalle tribune. «Tutte le società sportive lombarde dovrebbero seguire l'esempio di Marco Giazzi, che domenica ha tolto dal campo la sua squadra Under 13 di basket dopo le continue proteste e insulti di alcuni genitori verso un arbitro di soli 14 anni» spiega Beccalossi. Cosa è accaduto lo racconta su Facebook Marco Giazzi, l'allenatore del Carpenendolo (Brescia): «Oggi più che mai abbiamo bisogno di segnali forti nello sport giovanile - scrive -. Ore 11, gara under13 come ce ne sono tante, in casa, con il miniarbitro classe 2005 che calca i parquet per le prime volte, a due mesi dal corso. Quando dagli spalti sono iniziati fischi e insulti del tipo è un massacro, e i falli, e le mani addosso, non ci vedi, quello è antisportivo, e questo non lo vedi?, vergognati (e parole irriferibili), vai a rifare il corso, quanto ti pagano?». I genitori non hanno risparmiato i giocatori del Carpenendolo, riferisce Giazzi: «Tu sei un criminale, gli hai fatto male apposta, e così via, un crescendo». Il risultato è che l'allenatore ha sospeso la gara e ritirato la squadra. «Ho spiegato ai ragazzi che non è colpa loro. È stata una mia scelta - scrive Giazzi - il non voler giocare in questa situazione, e sinceramente nè a me nè ai miei ragazzi importa vincere ma fare ciò che ci piace nel clima più sereno possibile. Stamattina non hanno perso i ragazzi in campo ma il basket, lo sport».

Già a giugno l'assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi aveva parlato di Daspo per i genitori antisportivi. «Servono provvedimenti seri contro i genitori violenti e aggressivi- ha spiegato dopo l'ennesima lite sugli spalti a Varedo durante una partita giovanile-.

Dovrebbe bastare anche un solo insulto, una parolaccia, per far scattare l'espulsione. Poi aggiungerei anche un momento di rieducazione, prima di poter mettere piede su una tribuna papà o mamma, soprattutto quelli che si sono macchiati di atti gravi».

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