Lega: sì a qualche moschea ma con i paletti del governo

Morelli: «Sala prepari pure i bandi, l'islam radicale sarà escluso»

«Qualche moschea si farà per forza, ma potranno regolarizzarsi o partecipare ai bandi solo quelle sigle che rientrano nel perimetro che sarà fissata presto dal governo». Alessandro Morelli, deputato e capogruppo della Lega in Comune, spiega il piano per escludere l'Islam radicale dai bandi che la giunta Sala intende lanciare per le moschee. «In Parlamento fisseremo dei requisiti chiari - anticipa -, come il rispetto delle regole, della parità uomo-donna, delle nostre tradizioni e dei nostri valori, e chiederemo chiarezza sui finanziamenti. Siamo contrari al modello di viale Jenner per intenderci e ad altre sigle che in questi anni hanno dimostrato di non sapersi integrare. Stiamo lavorando con rappresentanti islamici e di altre religioni per capire anche dal punto di vista normativo come procedere».

E ai politici di Forza Italia e Fdi che bussano alle porte della Lega dice: «Abbiamo sempre aperto le porte a tutti ma il percorso delineato da Salvini è delineato da regole ferree, non ci sono scorciatoie, si lavora come militanti per parecchio tempo. Esclusi posti in lista per le Europee».

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