Cronaca locale

L'Idroscalo è già off limit, Sempione a rischio chiusura

Da Sesto a Monza, nell'hinterland vietati i parchi Oggi Milano e le città capoluogo decidono la linea

Stop assembramenti nei parchi? Facile da raccomandare, ostico da mantenere, specie con l'avvicinarsi del weekend. I giardini pubblici sono visti come una valvola di sfogo dalla chiusura forzata in casa. Per questo è in arrivo una stretta anche a Milano. Altri Comuni dell'hinterland già ieri hanno firmato ordinanze che impone la chiusura di parchi e orti urbani. Ma sulle città capoluogo, con polmoni verdi difficili da presidiare (vedi il parco Nord a Milano) non è possibile chiudere a chiave il cancello. Per questo i dodici sindaci delle grandi città si sono consultati ieri con la Regione per dirimere la questione a livello più alto. Nessuna fuga in avanti quindi da parte Milano, Bergamo, Brescia e gli altri capoluoghi, oggi dovrebbe arrivare un'indicazione da Regione e Anci Lombardia a cui tutti si adegueranno. In caso contrario, ogni sindaco procederà autonomamente. Ma è a forte rischio la «serrata» dei parchi recintati come il Sempione o i Giardini Montanelli e altri sparsi per la città.

É già off limits da martedì l'Idroscalo, il mare dei milanesi non riaprirà prima del 3 aprile, una scelta assunta dalla Città metropolitana prima dell'ultimo decreto del premier Conte, che sul punto non ha dato indicazioni nette. E il sindaco Pd di Segrate Paolo Micheli ieri ha disposto la chiusura dei tre grandi parchi cittadini, Centroparco, Alhambra e Parco Europa. «Un provvedimento necessario visti gli assembramenti dei giorni scorsi - ha spiegato -. I nostri grandi parchi non sono recintati, confido quindi nel buonsenso e nel senso civico di tutti i segratesi. Restano aperte le restanti aree verdi e anche le aree gioco che vanno usate sempre nel massimo rispetto delle norme vigenti». A Monza Dario Allevi ha chiuso Parco e Giardini Reali. Il sindaco leghista di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi si è «preso la responsabilità che il governo ha deciso di non assumersi» e ha chiuso parchi, orti urbani e ogni luogo di aggregazione». A Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, sindaco di centrodestra, oltre che mandare in giro le auto della polizia locale con i megafoni per raccomandare ai residenti di rimanere a casa, ha firmato l'ordinanza analoga che prevede la chiusura fino al 3 aprile di tutti i parchi, i giardini e le aree giochi della città e anche i cimiteri, tranne per quanto riguarda le attività di sepoltura dei defunti a cui potranno partecipare solo i parenti più stretti. «Comprendo benissimo che possano esserci dei disagi - sottolinea -, ma in questo momento di difficoltà ciò che conta più di tutto è la salute pubblica». Parchi cittadini «sbarrati» a Cernusco sul Naviglio perchè, ha sostenuto il primo cittadino del Pd Ermanno Zacchetti, «in questi giorni di emergenza sanitaria molte persone ancora si comportano come se il problema non esistesse o non li riguardasse e più di un assembramento è stato disperso dalle polizie locali in Martesana».c

ChiCa

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