È caduta dall'ottavo piano dell'albergo ME "Il Duca", in piazza della Repubblica, dopo un litigio col fidanzato. Ora Daria M., una ragazza ucraina di 23 anni, lotta tra la vita e la morte all'ospedale Niguarda dove è stata trasportata in codice rosso nella tarda mattinata di lunedì 20 aprile. Alcuni testimoni raccontano di averla vista seduta sul davanzale della finestra, prima del tonfo, mentre fumava una sigaretta. Ma un audio choc recuperato dagli investigatori getta ombre su quello che, dai primi accertamenti, sembrerebbe un tentativo di suicidio. Cosa è successo in quella camera di hotel?
Il giallo della caduta
Daria M, 23enne ucraina, è precipitata dal lussuoso albergo ME "Il Duca", in piazza della Repubblica, pressappoco alle ore 10.30 di ieri mattina. Stando a quanto si apprende da fonti a vario titolo, la ragazza sarebbe scivolata dal davanzale della finestra, su cui era seduta con le gambe nude sospese nel vuoto, salvo poi tentare invano di aggrapparsi ad un appiglio di fortuna per evitare la caduta. Ma in pochi secondi il corpo si è schiantato su un mezzanino salvo poi finire sull'asfalto in un tonfo sordo. Soccorsa tempestivamente dai sanitari del 118, Daria è stata trasportata in codice rosso all'ospedale Niguarda dov'è tuttora ricoverata in fin di vita.
L'ipotesi del suicidio
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, si sarebbe trattato di un "gesto autolesionistico e volontario", ovvero, un tentativo di suicidio. Dai primi accertamenti risulterebbe che la ragazza abbia fatto uso di stupefacenti - verosimilmente cocaina - insieme al findazato, un connazionale di 30 anni, con cui condivideva la camera. Dunque l'ipotesi è che, dopo la notte di "sballo", non fosse nel pieno delle sue facoltà mentali, al punto da perdere l'equilibrio. Il ragazzo pare abbia provato a salvarla dal tonfo afferrandola per la maglietta ma non vi sarebbe riuscito. Nella stanza, al momento della caduta - scrive Milano Today - ci sarebbe stato anche un amico della coppia. Poi, subito dopo il tragico evento sarebbe intervenuto anche il personale dell'albergo, allarmato dalle urla della giovane.
L'audio choc
Non è ancora ben chiaro cosa sia accaduto negli attimi antecedenti al tonfo. Fatto sta che, qualche minuto prima della tragedia, la 23enne era intenta in un litigio infuocato col fidanzato.
Lo comproverebbe un audio choc recuperato dagli investigatori e rilanciato dal giornalista Gianluigi Nuzzi sul suo profilo Instagram. Nella registrazione si distingue chiaramente la voce del ragazzo poi, seguono le urla di alcune persone che hanno assistito impietrite alla caduta.
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