Cronaca locale

«In Lombardia 800 centri massaggi, servono regole»Proposta di legge di Fratelli d'Italia in Regione

«In Lombardia 800 centri massaggi, servono regole»Proposta di legge di Fratelli d'Italia in Regione

In Lombardia e a Milano, mentre il commercio e le imprese stanno conoscendo una crisi economica senza precedenti, i centri massaggi cinesi e orientali nascono e si moltiplicano senza sosta: se nel 2011 erano 500, infatti, oggi si stimano circa 800 attività di questo tipo. Così i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia evidenziano la necessità d'imporre una «stretta» su queste attività che molto spesso sono paraventi di veri e propri bordelli e ieri hanno presentato al Pirellone un progetto di legge affinché «non ci siano più zone franche dove tutto è consentito».
Come ha spiegato il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Riccardo De Corato. Tra le proposte - introdotte modificando la legge regionale sul commercio del 27 febbraio 2012 - tre nuovi commi per l'obbligo di esibire nel negozio l'elenco e le qualifiche del personale, quindi l'allestimento di vetrine che consentano dalla strada la visibilità dell'interno e infine sanzioni da 100 a 5mila euro per gli inadempienti con la possibilità per i Comune di sospendere l'attività. «Quello che generalmente accade all'interno dei centri massaggi è noto a tutti - ha precisato De Corato -, ma non vogliamo esprimere giudizi di tipo morale. L'introduzione di regole in quest'ambito è indispensabile per contrastare il degrado dei quartieri.

I centri massaggi non sono qualificabili come centri estetici - ha concluso - e qualcuno deve intervenire per mettere dei paletti visto che la loro attività al momento non è oggetto di alcuna disciplina specifica».

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