Cronaca locale

Maresciallo ucciso: un'aula dedicata al suo sacrificio

«Vogliamo investire sulla scuola e sui bambini che saranno gli adulti di domani proprio per farli crescere con un modello e un'idea positiva dell'arma dei carabinieri. Un'istituzione che ha un ruolo sociale, non più votata solo ad attività di mero cerimoniale, ma che svolge opere e attività di grande valenza sociale, aiutando le persone in difficoltà».

Dalle parole del colonnello Paolo Storoni, comandante provinciale dei carabinieri a Bergamo, non emerge il «solito» carabiniere. E del resto non c'è nulla di comune nell'iniziativa In aula con gli eroi grazie alla quale i militari dell'Arma (in testa l'Anc, Associazione nazionale carabinieri) in questi giorni hanno reso omaggio al maresciallo capo Giorgio Di Pietro, intitolandogli un'aula della Scuola primaria Alessandro Manzoni di Ponte San Pietro (Bg). Di Pietro venne ucciso 35 anni fa da due banditi che avevano appena messo a segno una rapina a mano armata in un supermercato di Ponte San Pietro. Nel corso dell'inseguimento a piedi per le vie circostanti, uno dei due malviventi esplose un colpo con un fucile a canne mozze che colpì mortalmente l'allora comandante della stazione, morto dopo alcuni giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell'allora ospedale Riuniti di Bergamo. Aveva 46 anni. Lasciò nel dolore due figli e la moglie Irene Ferrari. Proprio lei, la vedova del maresciallo Di Pietro, ha presenziato all'evento insieme, tra gli altri, al coordinatore provinciale dell'Anc, sottotenente Marco Bianco.

Si tratta solo della prima di una lunga serie di eventi e di «adozioni» di classi in diverse scuole della provincia di Bergamo, in particolare quelle che dal punto di vista infrastrutturale e di decoro sono in condizioni peggiori. I carabinieri nella bergamasca infatti collaborano già da tempo e con successo con le scuole.

Una delle prossime aule risistemate verrà intitolata all'appuntato del nucleo radiomobile dei carabinieri di Zogno Emanuele Anzini, travolto e ucciso a soli 41 anni nel giugno dell'anno scorso dalla vettura guidata da un ubriaco mentre era al lavoro a un posto di blocco, a Terno d'Isola (Bg).

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