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Maroni: «No al rimpasto La Regione non diventa il refugium peccatorum»

Come dicevano gli antichi: rem tene, verba sequentur. E cioè: stiamo alla cosa, le parole verranno. A Palazzo Lombardia la cosa è l'intenzione del presidente della Regione di rimettere in movimento la sua giunta e accorpare due assessorati, la Sanità e la Famiglia, in un'unica struttura: il Welfare. Eppure è lo stesso Maroni a negare che un rimpasto sia in arrivo. «I miei assessori sono così bravi che non ho intenzione di cambiarli» dice il presidente della Regione, smentendo le voci di nuovi arrivi in giunta. Subito dopo, però, ribadisce di valutare in modo molto positivo la nascita di un unico assessorato al Welfare. E di vedere bene un supertecnico alla guida del super assessorato. Insomma, qualcosa si muove. E se non la si vuole chiamare «rimpasto», il concetto non sembra poi così diverso.
È anche aperto il tema del destino di Lucia Ronzulli, l'europarlamentare che non è stata rieletta a Strasburgo. Si è parlato di un incarico in giunta per Alessandro Cattaneo, sconfitto al ballottaggio nella Pavia di cui era sindaco. Sembra che sia soprattutto il ruolo della Ronzulli al centro dell'attenzione degli alti vertici di Forza Italia. Maroni, ieri mattina, ha stroncato con energia l'ipotesi che i non rieletti possano entrare nella sua squadra: «La condizione di chi non è stato eletto è un problema dei partiti e i problemi dei partiti li risolvono i partiti. La Regione non può essere il refugium peccatorum (ovvero il luogo in cui si rifugiano i peccatori, ndr). Qui servono le persone che servono e ci sono già». E ancora: «Io non ho ricevuto alcuna richiesta, ma se anche arrivasse direi: no grazie».
Replica Mariastella Gelmini. «D'accordo con Maroni: nessun rimpasto in Lombardia! Rimpasto? parola vecchia e superata» scrive su twitter. Aggiunge: «Per noi la squadra va bene così com'è». L'appuntamento tra Maroni e la coordinatrice regionale azzurra è previsto (ma non ancora fissato) per la prossima settimana. I due si sono incontrati a Roma, alla Conferenza Stato Regioni, e si sono impegnati a vedersi per parlare della Lombardia alla luce dei risultati elettorali.
La posizione di Forza Italia, discussa con Berlusconi, resta quella di non toccare nulla. Almeno per il momento. A partire dall'assessorato alla Sanità che è gestito da Forza Italia con Mario Mantovani. In ogni caso la riunione del gruppo azzurro di lunedì prossimo sarà speciale: saranno presenti sia Gelmini che Giovanni Toti, l'europarlamentare e consigliere politico di Berlusconi.
La girandola di nomi e posizioni continua, nonostante la smentita a doppio senso di Maroni. Alcune voci ipotizzano già una futura destinazione alternativa per l'assessore alla Sanità, e cioè la Casa (visto che del Piano Casa si era occupato da sottosegretario). Si parla nuovamente di una sostituzione di Maurizio Del Tenno: in passato assessore alla Infrastrutture, adesso è sottosegretario. Rumors dal Pirellone.
Quel che è certo è che il presidente della Regione ha confermato di vedere di buon occhio il super assessorato.

«L'integrazione del sistema socio-sanitario è fondamentale» ha detto. E l'unione di Sanità, Famiglia e Politiche sociali «è la soluzione che auspico». Identikit del supertecnico? «Persona capace, competente e onesta». Tempi? Dopo la riforma sanitaria.

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