«Me voeuren pù» e Silvio torna a Milano

«Me voeuren pù» e Silvio torna a Milano

«Chiedo scusa per l'invasione imprevista, che ha scompigliato l'ordine dei lavori. Non era previsto un mio viaggio a Milano...» è stato l'esordio di Silvio Berlusconi al suo arrivo, sabato pomeriggio, all'Unione del commercio di corso Venezia, dove era in corso la prima riunione dei Club lombardi Forza Silvio. A organizzare l'appuntamento il responsabile nazionale dei Club, Maurizio Fiori, e la coordinatrice lombarda di Forza Italia, Mariastella Gelmini. Sul palco il consigliere politico del presidente di Forza Italia, Giovanni Toti, e l'europarlamentare Iva Zanicchi.
Berlusconi ha raccontato tra il serio e il faceto come ha deciso di arrivare a Milano, quando ha saputo che era stato organizzato l'appuntamento. «Me voeuren pù», non mi vogliono più, ha scherzato in dialetto, facendo esplodere in una risata tutta la sala. «Se c'è una cosa a Milano, vi radunate e io non ci sono, vuol dire che sono già...». Anche qui risate generali. È stato l'inizio del discorso di due ore che ha riassunto la sua storia del Paese dal 1994, l'anno in cui è stata fondata Forza Italia.
In prima fila la fidanzata, Francesca Pascale, la responsabile dello staff di Forza Italia, Mariarosaria Rossi, l'europarlamentare Licia Ronzulli. Secondo i numeri forniti da Fiori, in Lombardia i Club Forza Silvio sono circa 930 e l'obiettivo è arrivare a quota duemila, in modo che ogni Club faccia riferimento a 5 o 6 sezioni, cioè a 4mila elettori. Nella sala di corso Venezia circa duecento persone, convocate via mail. «Non sono state fatte telefonate o chiamate personali, solo una mail di invito indirizzata a coloro che si sono iscritti attraverso il sito» spiega Mariastella Gelmini. I politici locali sono arrivati quando si è saputo che sarebbe arrivato Berlusconi. Presenti tra gli altri Giulio Gallera, Fabrizio De Pasquale, Alan Rizzi, Pietro Tatarella, Luca Squeri, Claudio Pedrazzini.
Giovanni Toti, nell'attesa dell'arrivo di Berlusconi, ha invitato a un vero e proprio porta a porta: «In un periodo in cui la politica si fa su internet, vedere persone fisiche è più nuovo che fare politica su internet. Ormai siamo meno capaci di suonare il campanello del vicino che di fare un tweet». Più tardi, ha incassato una nuova dichiarazione di sostegno di Berlusconi: «Ringrazio Toti. Lo conosco da quindici anni e ho insistito io perché venisse a darmi una mano. Lui è un moderato vero». Berlusconi ha poi annunciato che fra poco per gli iscritti ai Club Forza Silvio arriverà «un programma digitale per formare i missionari della libertà», cioè coloro che vigileranno ai seggi.
Berlusconi ha parlato anche di Europee. E ha indicato Licia Ronzulli, «candidata al Parlamento europeo insieme con la figlia». Non ha escluso una candidatura di Iva Zanicchi, anche se tra le ipotesi allo studio per l'esponente di Forza Italia, ha parlato di un talk show tv con nuove regole.

Ha scherzato con la Gelmini: «Ringrazio l'ottimo ministro dell'Istruzione che con grande umiltà ha accettato di guidare il partito in Lombardia. Ho sentito il tuo discorso a Brescia (agli stati generali del centrodestra, ndr). Sembravi Berlusconi!».

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