Milano, gli inquilini sgomberano gli abusivi prima dell'arrivo dei carabinieri

A Milano gli inquilini delle case popolari sgomberano una donna romena che occupava abusivamente un appartamento prima dell'arrivo dei carabinieri per lo sgombero

Milano, gli inquilini sgomberano gli abusivi prima dell'arrivo dei carabinieri

Gli inquilini non ce l'hanno fatta più. Al numero 30 di via Civitali a Milano hanno detto basta al degrado e al disprezzo per le regole, ripristinando la legalità anche prima dell'intervento dei carabinieri.

Per chi non la conosce, la zona di via Civitali a Milano è una delle più problematiche della città. Un quadrilatero di case popolari proprio all'ombra dello stadio di San Siro, al confine con la zona borghese e signorile che si estende oltre piazza Segesta, dove hanno la loro residenza molti diplomatici che abitano in città. In via Civitali, però, le cose non vanno bene. L'altissimo tasso di immigrati non ha sempre reso possibile un'integrazione piena e in passato si è anche mormorato della presenza di estremisti islamici.

Ma il problema maggiore, ormai da anni, è quello rappresentato dalle occupazioni abusive, spesso favorite e sostenute attivamente da gruppuscoli dell'estrema sinistra di Milano. Una piaga che abbatte il valore degli immobili e rende invivibili molte strade. Ma alcuni cittadini mercoledì sera hanno detto basta. E hanno cacciato dall'appartamento una donna romena di 23 anni, incinta, che lo occupava abusivamente. Lo hanno fatto senza attendere l'arrivo dei carabinieri e degli ispettori Aler che al loro arrivo hanno trovato una trentina di abitanti del palazzo già schierati in cortile a formare una sorta di "cordone".

Al civico 30 ci sono due palazzine già ristrutturate e abitate da inquilini perfettamente in regola e in lista. Altre due invece, nonostante l'appalto per la loro ristrutturazione sia già stato assegnato, vanno ancora sistemate. Ed è in questa frattura che si inserisce la piaga dell'abusivismo.

Chi organizza le occupazioni irregolari spesso si serve di giovani donne incinte per evitare gli sgomberi e successivamente cedere gli appartamenti ad altri.

Questa volta, però, le cose non sono andate così. La giovane romena è stata denunciata dai carabinieri del Nucleo radiomobile. E i cittadini onesti hanno vinto.

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