Cronaca locale

Milano, lite per il parcheggio: ​in quattro lo pestano a sangue

Una violenza senza senso: calci, pugni e gomitate. Studente 23enne pestato da quattro violenti dopo la lite per un parcheggio

Milano, lite per il parcheggio: ​in quattro lo pestano a sangue

Una violenza senza senso dopo una banale lite per il parcheggio. Calci, pugni e gomitate (guarda il video). Quattro contro uno, nel pieno centro della movida milanese. Lo scorso 20 marzo, alle 4 di notte, uno studente di 23 anni è stata massacrato in largo La Foppa, mentre stava comprando le sigarette a un distributore automatico. I quattro, che lo hanno ridotto in fin di vita causandogli lesioni tanto gravi da rischiare di fargli perdere la vista, sono stati finalmente assicurati alla giustizia (guarda la gallery).

In carcere è finito Raimondo Santu, un pluripregiudicato di 44 anni che un paio d'anni fa era giá stato arrestato per una violenta aggressione legata a futili motivi ai danni di un giovane che "lo aveva guardato male". Gli altri tre aggressori sono ai domiciliari, sono tutti italiani e nullafacenti o con lavori saltuari: uno ha 20 anni ed è incensurato, gli altri due sono 21enni e hanno piccoli precedenti. Le indagini sono state effettuate dal commissariato Garibaldi Venezia che dalle immagini di una telecamera installata sopra la tabaccheria ha potuto procedere con identificazioni, intercettazioni telefoniche e interrogatori fino a individuare i responsabili.

A testimoniare sono stati chiamati, oltre alla fidanzata della vittima, anche due operatori dell'Amsa che la notte dell'aggressione erano intervenuti cercando di interrompere il pestaggio. Secondo gli inquirenti la loro presenza ha evitato il peggio. I due dipendenti dell'Amsa erano stati anche personalmente minacciati da Santu. Tanto che, in un primo momento, erano molto timorosi nel testimoniare. Dalle ricostruzioni effettuate dalla polizia, prima del brutale pestaggio, c'era stato un banale diverbio per un parcheggio. Dal momento che il giovane studente lo sovrastava fisicamente, Santu ha chiamato gli amici in aiuto. Giunti sul posto in pochi minuti anche armati di coltello, è avuto inizio il massacro davanti agli occhi della ragazza della vittima (guarda il video). Solo gli operatori dell'Amsa hanno cercato di intervenire.

Durante il pestaggio l'unico ferito è stato il 23enne, poi trasportato con lesioni gravi in ospedale dove ha ricevuto una prognosi di 40 giorni. Inizialmente era stato ipotizzato un danno permanente alla vista ma nell'ultimo periodo il giovane si starebbe riprendendo bene secondo i medici che lo seguono. Resta comunque un forte stato di turbamento, anche per la fidanzata che al momento ha ricordi frammentati dell'accaduto. Il primo ad essere riconosciuto dagli agenti è stato il 21enne che Santu ha chiamato al telefono. Il giovane a metà maggio è stato condotto in carcere dove ha trascorso una decina di giorni. Durante la permanenza a San Vittore le indagini sono proseguite anche tramite intercettazioni ambientali dei suoi colloqui con i genitori e nelle settimane seguenti si è arrivati a identificare tutti i responsabili (

html" data-ga4-click-event-target="internal">guarda la gallery).

Commenti