Milano, manifesti Antifascisti contro poliziotti e politici di destra

Attacco dei militanti di Azione Antifascista a Milano: manifesti che inneggiano a riconoscere i veri nemici – ovvero giornalisti, militari, magistrati e politici di destra – e ad passare all’attacco: “Individuiamo i nostri nemici, organizziamoci ed agiamo”. Dura denuncia su Facebook del segretario Lega Lombarda Paolo Grimoldi

Milano, manifesti Antifascisti contro poliziotti e politici di destra

Nuova mossa a Milano di coloro che si definiscono “antifascisti”. Ieri mattina la città meneghina si è ritrovata sommersa di volantini dal contenuto inequivocabile, finalizzati a mostrare ai passanti quelli che, secondo i militanti, sono da considerarsi i reali nemici.

Un’autentica gogna, dunque, dove ad essere colpiti sono stati giudici, poliziotti, magistrati, giornalisti, militari e filonazisti. I volantini, con un’accattivante grafica che richiama alla mente il noto videogioco “Grand Theft Auto”, paiono strizzare l’occhio proprio ai giovani, e sono firmati dagli anarchici di “Azione Antifascista”. Un gruppo che come simbolo ha due bandiere, una rossa ed una nera, e che si propone di opporsi e combattere contro ogni possibile movimento di estrema destra. “Riconosci il tuo nemico, è una delle frasi riportate su alcuni manifesti affissi su muri e pali della luce. “Raddrizza la mira, recita un altro. E poi la dura e determinata constatazione: “Nei tempi cupi in cui viviamo tocca a noi riprenderci il futuro. Individuiamo i nostri nemici, organizziamoci ed agiamo”.

Una dichiarazione di guerra? Il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi non ha dubbi, e sulla sua pagina Facebook denuncia l’accaduto. “Sui muri di Milano sono comparsi manifesti con il logo 'Azione antifascista' con le scritte 'Riconosci il nemico'. E il nemico sono agenti in divisa, magistrati e leghisti”, riferisce il deputato. “Nella Milano della giunta Sala dove centri sociali, no global e anarchici vandalizzano sezioni della Lega e aggrediscono e spediscono in ospedale militanti leghisti (spesso anziani o donne), rei solo di fare volantinaggio in una piazza. Dove insultano Israele e bruciano le sue bandiere in cortei antisemiti e pro Palestina. Dove compaiono manifesti che inneggiano alla Lioce e agli altri assassini di Biagi e D’Antona. Adesso arrivano anche questi manifesti che invitano a riconoscere il nemico. Presupposto ad aggredirlo, magari ad eliminarlo dopo averlo riconosciuto, no? È grave quanto sta accadendo a Milano, è grave il silenzio complice del PD, di Leu, della giunta Sala-Majorino, dei vari Bussolati, Peluffo ecc ecc”.

Il post di Grimoldi si conclude con un’amara osservazione: “Tutti zitti, a guardare, ma in questa deriva estremista qui rischiamo che dalle parole qualcuno di questi fanatici passi ai fatti”.

Intanto ancora nessuna dichiarazione del sindaco Giuseppe Sala.

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