Cifre che devono far riflettere, una piaga difficile da estirpare ma di fronte alla quale non si può certo girare la testa. Perché in soli dodici mesi, quelli che vanno dal luglio del 2011 al giugno del 2012, «sono state 1.400 le denunce per maltrattamenti e 800 quelle per stalking». Non solo, dal momento che «delle denunce di maltrattamenti, il 10 per cento riguarda figli, spesso minorenni e genitori. E poi ci sono 199 casi di violenza sessuale a danno di minori». A spiegarlo è Pietro Forno, procuratore aggiunto del tribunale di Milano, durante l'incontro «Come riconoscono il maltrattamento sui bambini i medici di Milano» tenutosi ieri presso la clinica Mangiagalli. «Anche se a Milano c'è una rete efficace da parecchi anni - continua il magistrato da anni impegnato a perseguire le violenze sessuali - il problema è che nella maggior parte delle regioni si denuncia poco e male». Anche perché «spesso da parte dei professionisti sanitari, c'è diffidenza nel mettere i minori in mano ai giudici». Un comportamento e una consuetudine che va corretto perché secondo Forno «la denuncia è fondamentale e va fatta tempestivamente, altrimenti se tardiva, può privare l'autorità giudiziaria degli strumenti di azione più efficaci».
Nel comune di Milano «ogni anno le forze dell'ordine - aggiunge Federica Giannotta, responsabile diritti dei bambini dell'associazione Terre des hommes - registrano più di trecento reati di maltrattamento, percosse, violenze sessuali, minacce e ingiurie contro i minori». Numeri davvero impressionanti, soprattutto se si pensa che questa «è solo la punta dell'iceberg. Molte violenze non vengono intercettate neanche dai medici di famiglia e dai pediatri e diventano evidenti solo quando sono ormai sono state reiterate e hanno causato danni permanenti sui bambini». Con la Giannotta che sottolinea come «le bambine siano le principali vittime di violenza sessuale».
Dal canto suo l'assessore del Comune alle Politiche sociali Piefrancesco Majorino ha assicurato che «il Comune è pronto a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per aiutare medici e pediatri a riconoscere e trattare i casi di abuso sui minori». Già pronto l'impegno di Palazzo Marino che per bocca dell'assessore si dice «pronto a collaborare da subito con la Regione, l'Asl e l'ordine dei medici per istituire momenti formativi».
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