Cronaca locale

Milano come un set. Film, spot e serie tv sotto la Madonnina

Più di 700 le autorizzazioni rilasciate dal Comune. Il Duomo rimane lo sfondo preferito

Milano come un set. Film, spot e serie tv sotto la Madonnina

Milano si trasforma sempre più in un set cinematografico. Molti i registi che vorrebbero come sfondo la città meneghina per i loro film o le loro pubblicità. I set preferiti sarebbero il Duomo come prima scelta, la Galleria Vittorio Emanuele, la Scala e Palazzo reale. Come tralasciare poi i Navigli, il Castello Sforzesco, i giardini e i parchi che colorano le strade cittadine? Per le riprese degli interni sono perfetti i palazzi milanesi, le biblioteche comunali, l’Università e i musei.

Il Comune ha stabilito le tariffe nel 2010, che si riferiscono a fasce orarie della durata di sei ore durante la giornata o di dodici ore in notturna. Il costo varia dai 103 euro per le riprese fotografiche ai 444 euro per le riprese televisive e cinematografiche. All’inizio, nel 2010 erano più di 60mila gli euro guadagnati dal Comune, passati poi nel 2015 a 89,500, fino ad arrivare ai 186mila euro dello scorso anno. Milano attira, sempre di più.

Nel 2019 sono aumentate le richieste di permessi di affissioni pubblicitarie sulle facciate dei palazzi e in luoghi appositi. Da gennaio a giugno dell’anno corrente sono state 2,255 le richieste di permessi, arrivando al 63% in più rispetto allo stesso periodo del 2018, quando erano “solo” 1,428. Hanno avuto un balzo anche i ricavati derivanti dalla tariffa comunale sulla pubblicità, arrivati quest’anno a 3,7milioni di euro, mentre nell’intero 2018 erano giunti a 2,2milioni.

L’assessore al Bilancio, Roberto Tasca, ha così commentato il fenomeno “L'aumento del numero di richieste racconta di una città in forte crescita economica. Alla luce di questo ritrovato dinamismo è stata giusta la scelta del gennaio scorso di parametrare le tariffe per l'occupazione degli spazi pubblicitari agli attuali livelli di mercato, scontando quello che oggi è il grado di attrattività di Milano e sulla base del fatto che le tariffe sono ferme dal 2002. E' una questione di equità a favore del bene collettivo”. Milano è sempre più bella, e anche i registi se ne sono accorti.

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