Moavero: "Arrivati all'ultimo round Sconfitti solo dalla dea bendata"

Sala: "Bussolotto sfortunato". Maroni deluso, la rabbia di Gori

Moavero: "Arrivati all'ultimo round Sconfitti solo dalla dea bendata"

C'è chi vede il bicchiere mezzo pieno, come Enzo Moavero Milanesi, consigliere del presidente del Consiglio per la candidatura di Milano all'Ema. «Credo che la chiave di lettura fondamentale sia che la qualità del dossier di candidatura di Milano è stata oggettivamente riconosciuta. Non solo è avvenuta nelle commissioni ma anche attraverso le votazioni. Siamo arrivati all'ultimissimo round e abbiamo perso all'estrazione a sorte». Secondo Moavero, «il nostro merito è stato pienamente riconosciuto. Noi avevamo portato avanti una linea politica dicendo che bisognava fare una valutazione di merito e anche questo è stato riconosciuto. Oggettivamente, Milano e Amsterdam erano le due candidature migliori». In conclusione, «possiamo essere ragionevolmente soddisfatti del lavoro svolto. È stato frutto di un grande gioco di squadra del Comune, della Regione e delle amministrazioni centrali». E la sconfitta? «Abbiamo perso però non siamo stati sconfitti, perché oggettivamente il merito della nostra candidatura ha passato il vaglio del voto e delle valutazioni. Come ci insegna la mitologia, quando entra in gioco la dea bendata, non c'è più nulla da fare».

È ancora un po' frastornato il sindaco, Giuseppe Sala. Aveva parlato di una Milano disponibile e pronta a «rallentare» e adesso lo stop dell'Ema suona quasi come una beffa. Lui non è nel momento dell'autocritica. Rilancia: «Milano non si fa mettere in discussione da un bussolotto sfortunato. Potessi esprimere un rimpianto, ma non c'è nulla di questo. Smaltiamo la delusione e torniamo a lavorare» dice il primo cittadino. Insomma, nessun mea culpa, solo la maledetta sfortuna di un sorteggio. Sulla stessa linea anche Roberto Maroni, il presidente della Regione che al Pirellone, si è trovato accanto a Sala nei panni scomodi dello sconfitto. Anche in questo caso, Maroni di primo acchito è convinto di aver fatto tutto il possibile. «C'è grande delusione ma anche consapevolezza di aver fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier competitivo e si è visto nelle prime votazioni» dice Roberto Maroni, cercando di limitare la delusione davanti alla sconfitta che è un po' anche una sconfitta personale.

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, fa invece un attacco politico all'Europa: «Pazzesco che una scelta che riguarda migliaia di posti di lavoro e due miliardi di indotto economico venga presa in Europa tramite sorteggio con lancio di una monetina, ennesima dimostrazione della follia con cui è governata l'Ue». Il dispiacere domina in casa del Pd. Parla il segretario regionale, Alessandro Alfieri: «È un risultato che sa di beffa. Perdere al sorteggio fa male. Milano meritava l'assegnazione di Ema per il grande lavoro della città e di Beppe Sala e per il gioco di squadra di tutte le istituzioni, dal governo fino a quelle milanesi e lombarde».

E il candidato del centrosinistra alla Regione, Giorgio Gori: «Perdere così fa davvero rabbia. È surreale che una scelta di questo rilievo sia affidata al sorteggio. Ciò detto, il dossier presentato da Milano era assolutamente competitivo, il migliore a giudicare dalle prime votazioni».

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